Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 17 Luglio 2018
«Tranquilla e serena». Tirano sconvolta ricorda la “sua” Asia
Ieri pomeriggio ha perso la vita in un incidente stradale nella galleria “Bolladore” tra Grosio e Sondalo mentre era nell’auto guidata da un’amica.
Una ragazza tranquilla e serena Asia Martina Cometti, classe 2001, che ieri pomeriggio ha perso la vita in un incidente stradale a Grosio mentre era nell’auto guidata da un’amica. Una tremenda tragedia per la famiglia, papà Bruno e mamma Mirta Croce di origini milanesi ma da anni a Tirano.
La notizia della morte di Asia ha subito fatto il giro della frazione di Baruffini, dove la famiglia ha vissuto per anni. Bruno Cometti, infatti, è originario di Baruffini e proprio in questa località Mirta si recava in vacanza con la famiglia. È capitato poi che si innamorasse di Bruno e quindi si è trasferita in Valtellina per vivere con lui. Anche i nonni materni per stare vicini alla figlia e, in seguito, alla nipote si sono spostati a Baruffini.
A Baruffini ricordano Asia da bambina, «era proprio una brava bimba, calma e posata», dicono. Poi, alcuni anni fa, la famiglia Cometti si è trasferita a Tirano, nella parte alta di via Andres, dove abita tuttora. «Bruno e Mirta vivevano per Asia, come spesso succede quando si hanno figli unici - dice una conoscente -. Bruno lavora in Svizzera come muratore, mentre Mirta è casalinga». Asia aveva da poco concluso il corso regionale triennale Iefp - Istruzione e formazione professionale - all’Istituto di istruzione superiore Alberti di Bormio. L’indirizzo seguito dalla giovane tiranese era quello di preparatore di pasti. «Asia aveva deciso, però, di continuare - spiega la sua ex insegnante di Lettere, Emanuela Ponti -, per lei sarebbe stata un’estate di studio prima di affrontare il colloquio per passare al corso statale quinquennale per gli ultimi due anni. Stava affrontando questo progetto con entusiasmo. Era una ragazza studiosa, le piaceva molto scrivere, ben integrata nella classe e ben voluta da tutti. Proviamo un grande dolore».
Anche la dirigente dell’Istituto Alberti, Francesca Fumagalli, esprime la propria vicinanza alla famiglia. «Sono costernata da quello che il destino spesso riserva ai nostri ragazzi - afferma -. Sono vicina alla famiglia in questo momento di dolore che non è possibile lenire. Si lavora, spesso a scuola, per far cogliere ai ragazzi il bello della vita e affinché la salvaguardino e poi succedono queste tragedie».
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