Tirano: «Il lavoro c’è, il personale no: io lascio la gelateria»

La storia Bruno Del Simone cede la gestione della gelateria Lollipop a Madonna di Tirano, lungo la statale

«Sono ormai quasi 47 anni che lavoro e non mi sono mai trovato in una situazione del genere. Ho compiuto 69 anni e sono stufo. Cedo il passo».

Bruno Del Simone è un nome noto a Tirano per aver aperto negli anni diversi locali – nel 1976 il bar Il pallino è stato il primo – e per le sue gelaterie a marchio Lollipop. Ma ora basta: a causa della difficoltà di reperire personale molla. Da qualche giorno lungo viale Italia, poco prima del santuario a Madonna di Tirano, fuori dal Lollipop campeggia il cartello “cedesi attività”.

In questo caso nessuna difficoltà dovute ai rincari di luce e gas, come lamentano i colleghi anche di altre città. Nel suo caso il problema è legato alla carenza di personale, nodo pure venuto a galla in quest’estate in molte strutture turistiche e ricettive della provincia.

«Non si riesce più a lavorare e trattare – sbotta Del Simone -. Ce ne sono di quelli che ti propongono il lavoro in nero perché non vogliono perdere il reddito di cittadinanza o di quelli che vogliono stare a casa ad agosto oppure il sabato. Insomma per dire che non c’è più voglia di lavorare e, per me, gestire un locale come il Lollipop, che fa gelati ma anche bar e cucina, è dura».

Attualmente i dipendenti sono sei, per questo la gelateria ha ristretto gli orari di apertura. In passato apriva alle 9 e chiudeva alle 21. Poi con la riduzione del personale, Del Simone si è visto costretto a portare l’orario dalle 11 alle 20.

«Siamo troppo pochi, avrei bisogno di almeno 10 persone oltre alla cuoca per poter tenere aperto da mattina a sera come una volta – dice -. Adesso alle 20 mi capita che ci sia ancora una cinquantina di persone che deve andare via. E alla mattina ho perso il flusso di quelli che vanno in Svizzera e si fermerebbero ancora volentieri per un caffè o la colazione».

L’amaro in bocca è dovuto al fatto che il lavoro a Del Simone manca. Tutt’altro. E basta passare al pomeriggio per vedere i tavolini occupati oppure persone in fila per acquistare un gelato da passeggio. La gelateria con il brand Lollipop lungo via Italia, all’altezza di piazza Marinoni, è stata venduta da Del Simone al gelataio che lavorava per lui da anni, mentre quella in stazione è stata data in gestione.

Ora potrebbe toccare anche al Lollipop a Madonna (la struttura è comunale), uno degli esercizi commerciali più moderni e belli della città. « Se trovassi cinque persone in gamba che hanno voglia di lavorare, aspetterei ancora un po’, ma so benissimo che è difficile – conclude -. Con la Svizzera vicina, che è un competitor mica da ridere, la questione del reddito di cittadinanza e la non voglia di fare dopo due anni di fermo per il Covid è davvero ardua».

E mentre potrebbero esserci novità in futuro per il Lollipop, un certo movimento lo si percepisce comunque in città dove hanno riaperto i battenti, con nuove gestioni, sia lo storico ristorante Ai Portici, sia il bar De la Tour.

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