
Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 12 Agosto 2023
Sondalo, petizione pro Morelli in consiglio. Ma è polemica
Sondalo La richiesta firmata da 274 sondalini, presentata in Comune. L’amministrazione prende tempo e il consigliere Pellegatta si dimette: «Questa amministrazione non fa quanto promesso»
Il Comune di Sondalo chieda a Regione Lombardia l’autonomia dell’ospedale Morelli. È quanto hanno chiesto i firmatari della petizione presentata all’amministrazione comunale e affrontata nella seduta del consiglio comunale del tardo pomeriggio di ieri. L’amministrazione comunale in termini di legge darà risposta in sessanta giorni, una comunicazione accompagnata dai mugugni del numeroso pubblico.
Scintille in aula. Il consigliere comunale Guglielmo Pellegatta si è dimesso: «Questa amministrazione non sta facendo quanto promesso per il Morelli e non ha appoggiato la petizione. Io non mi ero mai presentato in aula perché in disaccordo con l’amministrazione, ora mi dimetto per questo motivo».
Il sindaco Ilaria Peraldini era collegata on line come l’assessore Luca Della Valle. Ha replicato il capogruppo di maggioranza, Paride Gianoli: «Mi spiace che l’argomento Morelli sia utilizzato per la prossima campagna elettorale per le amministrative. In questi anni in questa aula abbiamo parlato di argomenti importanti, ma non c’è mai stata la partecipazione di questa sera. Ne siamo dispiaciuti».
Luigi Grassi in prima fila
In prima fila fra i firmatari nomi di spicco quali l’ex sindaco Luigi Grassi, Paolo Baldaccini in passato candidato sindaco di Sondalo, ma anche ex amministratori quali il medico Leandro Togni, il medico Nora Partesana, Elisabetta Busi in minoranza con Baldaccini, e Giancarlo Greco per una vita responsabile dell’anagrafe comunale. Tutti convinti nel bocciare il piano di rinascita del Morelli per il quale si sta adoperando da mesi il manager Mario Melazzini. Da dicembre di tempo ne è passato e secondo i firmatari della petizione, che ha raccolto 274 adesioni in pochi giorni, non è successo nulla di importante per il Morelli.
Il ruolo di Melazzini
Melazzini nel frattempo ha incassato il pieno appoggio dell’amministrazione comunale di Sondalo, al pari degli altri Comuni dell’Alta Valle. Evidentemente un atteggiamento che non ha pagato e non ha dato i risultati sperati almeno secondo i firmatari della petizione che invitano il Comune a non proseguire su una strada, dimostratasi finora infruttuosa, ma a cambiare registro.
«Il conclamato piano di rilancio, sotteso alla nomina a dirigente del presidio di Sondalo della pur autorevolissima figura del professor Melazzini, è insufficiente come peraltro sottolineato anche dal comunicato dei sindaci dello scorso giugno. Per il rilancio del Morelli serve una profonda revisione dell’assetto del presidio di Sondalo ripristinandone la figura giuridica, così da dotarlo di un’autonoma struttura dirigenziale in un quadro normativo sperimentale, dedicato alla specificità della nostra terra, con una certezza di investimenti».
Un ritorno al passato perché l’autonomia del Morelli è sempre stato un cavallo di battaglia del compianto Luigi Grassi che nel suo ruolo di assessore alla sanità del Comune di Sondalo ai tempi dell’amministrazione Grassi, presentò una proposta popolare con mille firme.
E i firmatari rivendicano che “Obiettivi in Comune”, lista dapprima guidata da Grassi ed ora dall’attuale sindaco Ilaria Peraldini, nacque proprio a sostegno della proposta Mescia. Proposta alla quale la Regione rispose picche. Insomma, secondo i firmatari, “Obiettivi in Comune” avrebbe cambiato rotta rispetto al passato.
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