Semi tellini, ecco la carta d’identità

Eccellenze Saraceno e segale analizzati e certificati, un lavoro durato tre anni che ha coinvolto enti e Università. Il Comune proseguirà nella valorizzazione dei prodotti attraverso l’istituzione della Deco e sostegni economici

Sui sacchetti di grano saraceno e segale tipici di Teglio e sui prodotti derivati sarà allegata, d’ora in poi, una carta d’identità che caratterizza, scientificamente, le varietà telline in modo da dare loro un valore non solo culturale, ma anche economico.

È l’esito finale del progetto “ConserVa: Conservazione, gestione ed uso sostenibile delle risorse genetiche di grano saraceno e segale in Valtellina”, il cui obiettivo è stato quello di valorizzare gli ecotipi valtellinesi di grano saraceno e segale, promuovendo lo sviluppo di una filiera agroalimentare locale. La presentazione degli ambiziosi risultati, che chiudono tre anni di ricerche e studi, è avvenuta lo scorso fine settimana nella sala consiliare di Teglio.

Le varietà

«Finora a Teglio erano coltivati diversi tipi di grano saraceno e segale - premette il vicesindaco, Paolo Pedroli - peraltro non senza difficoltà visti i piccoli appezzamenti e la loro dispersione. Tramite il Piano di sviluppo rurale e il supporto dell’Università Bicocca di Milano è stato impostato un lavoro finalizzato a trovare la semente antica, sia di grano saraceno sia di segale, di Teglio. Una fortuna è stata che gli agricoltori hanno sempre tenuto nel cassetto le granaglie antiche che, con spirito di partecipazione e coinvolgimento, hanno regalato per le analisi».

Dal canto suo il Comune proseguirà sulla strada della valorizzazione del prodotto di nicchia locale con l’istituzione della Deco, la denominazione comunale di origine, con un registro per saraceno, segale e derivati. E continuerà ad agevolare e sostenere con un contributo le coltivazione tipiche invitando anche ad aumentare le estensioni dei campi e a ripristinare quelli che, oggi, sono diventati bosco.

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