Raccolta viveri Cri
650 scatole di prodotti
per aiutare i profughi

Grazie alla collaborazione dell’Iperal. La presidente Gualteroni: «Risposta straordinaria»

Si è tradotta in un trionfo di generosità, la raccolta viveri per i profughi dell’Ucraina, organizzata, sabato scorso, dai Comitati di Sondrio e di Morbegno della Croce Rossa Italiana, in stretta sinergia col Gruppo Iperal.

Sui sette punti vendita di Bianzone, Sondrio, Castione Andevenno, Rogolo, Morbegno, Fuentes-Piantedo, e Prata Camportaccio, sono stati raccolti qualcosa come 650 scatoloni zeppi di alimenti a lunga conservazione, interamente stoccati nel magazzino della Croce Rossa di Sondrio, cui, i singoli gruppi, attingeranno per assicurare i viveri ai tanti profughi già accolti e a quanti arriveranno.

Al momento, in provincia di Sondrio, sono 414 i profughi registrati presso l’Ufficio immigrazione della Questura, dei quali 151 sono minori, 186 donne, e 77 uomini, ma il numero è in continuo divenire, e, soprattutto, si tratta di persone scappate dalla guerra con pochissime cose appresso, al più, un ricambio, i documenti, carte di credito che, purtroppo, non sempre sono abilitate per effettuare transazione all’estero, per cui, qui, da noi, risultano inservibili, e soldi in moneta locale, la grivnia, che, però, non è possibile cambiare in euro, salvo rivolgersi a pochi istituti di credito di Roma e Milano che effettuano questo servizio.

Ergo, i profughi, si ritrovano senza copertura, e, fatto salvo l’aiuto da parte delle famiglie che li ospitano, sempre più spesso devono rivolgersi alla Croce Rossa di Sondrio e di Morbegno, piuttosto che alla Caritas di Chiavenna per poter avere di che sostentarsi. Di cui l’avvio della raccolta viveri, proposta da Iperal, e subito sposata dalla Cri.

«Abbiamo raccolto qualcosa come 22 bancali di prodotti - dice Stefano Ciapponi, presidente del Comitato di Morbegno -, solo negli Iperal della nostra zona, con l’impiego di 37 volontari, fra Croce Rossa, Gruppo scout Morbegno, e gruppo educatori dell’oratorio di San Luigi. Grande la collaborazione della popolazione che ha donato a piene mani. Una risposta incredibile che testimonia quanto, in questa valle, si sappia fare accoglienza».

E non è finita, perché, in corso, c’è anche la raccolta di prodotti medicali, effettuata dalla Croce Rossa tramite le farmacie locali.

«Anche qui la risposta è enorme - assicura Giuliana Gualteron i, presidente Croce Rossa Sondrio -, perché stiamo raccogliendo scatole su scatole di prodotti. Siamo appena partiti con i ritiri, ma già 30 scatoloni sono giunti da Bormio e 10 da Valdisotto, e dobbiamo ancora percorrere tutta la valle. Prodotti destinati alla popolazione ucraina, che porteremo al nostro centro di Bresso, con destinazione Ucraina».

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