Passo sempre aperto, Poschiavo dice no

Il Comitato Traffico intelligente respinge la richiesta di Livigno e fa appello alla Regione Bernina «Bormolini ci offre posti letto in cambio, ma qui non si tratta di un patto economico, è una proposta fuori luogo»

La proposta del sindaco di Livigno, Damiano Bormolini,, di pensare ad un’apertura tutto l’anno del passo della Forcola, in vista delle Olimpiadi invernali del 2026, non è stata accolta con favore nella vicina Valposchiavo. Anzi, nelle ultime settimane è tornato a farsi sentire con forza il Comitato Tivas (Traffico intelligente in Valle per un ambiente sostenibile), che ha espresso un parere negativo sull’eventualità ancor prima che entrassero nel merito della questione le autorità locali.

In una lettera aperta, indirizzata alla Regione Bernina - costituita dai territori dei comuni di Brusio e Poschiavo -, i membri di Tivas hanno rammentato di aver già chiesto a febbraio «l’istituzione di una Commissione comunale o regionale come supporto politico per tutelare l’interesse generale in relazione ai problemi del traffico». Un appello che i politici della vicina Valle elvetica non hanno lasciato cadere nel vuoto. La Conferenza dei sindaci della Regione Bernina, infatti, nell’ultima riunione svoltasi a Brusio martedì 20 agosto, ha deciso di istituire una Commissione sul traffico, come richiesto da Tivas. «In occasione della Conferenza dei Sindaci era inserita la richiesta di rimettere in discussione l’opportunità di riformare la “Commissione del traffico privato” »ha spiegato il presidente della Regione Bernina,Orlando Lardi

Se ora il Comitato Tivas entrerà a far parte della nuova Commissione, c’è da pensare che le richieste di Livigno per una maggior apertura della Forcola non avranno speranza di trovare accoglimento. «Purtroppo - scrivevano, nelle scorse settimane, i membri di Tivas -, con l’assegnazione a Milano - Cortina dei Giochi olimpici invernali 2026, le pretese di Livigno sull’apertura della Forcola si sono riaccese, puntando a un accesso permanente della tratta. Il sindaco Bormolini si fa avanti con un’offerta di letti, una sorta di scambio. In senso commerciale, ci sta. Non siamo però al mercato. Il punto è che qui stiamo parlando di ben altro che di pernottamenti. Riteniamo fuori luogo questa richiesta che non pone le basi minime per sedersi a un tavolo, come vorrebbe invece Bormolini».

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