Matilde ora sorride. Dopo un’operazione unica al mondo

Sondalo Una malformazione all’arteria polmonare risolta in virtù di un intervento di grande complessità. Ha 17 mesi e sta bene. I genitori: «Fiducia nei medici»

In 17 mesi, compiuti tre giorni fa, ha già subìto tre interventi chirurgici, la piccola Matilde, di Sondalo, figlia di Federica Stella e di Antonio Sottovia, e li ha sopportati e superati egregiamente.

In due casi si è trattato del duplice bendaggio dell’arteria polmonare, interventi effettuati al Policlinico San Donato di San Donato Milanese, il 13 dicembre 2021, il primo, e il 28 marzo 2022, il secondo, propedeutici all’operazione principe, quella del doppio switch modificato, del 10 febbraio scorso.

Riuscita pienamente e destinata a rimanere negli annali perché si tratta della prima operazione al mondo di tale complessità, effettuata ricorrendo ad un nuovo sistema di perfusione qual è quello possibile grazie all’unità Ecmo, in dotazione al San Donato. Intendendosi per tale un sistema di ossigenazione extracorporea a membrana del sangue che si avvale di una macchina cuore-polmone.

Otto ore sotto i ferri

«È entrata in sala operatoria in Cardiochirurgia pediatrica prima delle 8 di venerdì 10 febbraio, la nostra piccola Matilde - dicono mamma e papà - ed è uscita intorno alle 16. Noi, lì, fuori, ad aspettare ed a sperare che andasse tutto bene. Sapevamo che Matilde era in ottime mani, perché il cardiochirurgo, dottor Alessandro Varrica, è stato, sempre, una garanzia, per noi. Ci ha supportati in ogni modo, seguendoci lungo tutto il percorso. E lo stesso ha fatto il dottor Antonio Saracino, responsabile della Cardiologia pediatrica. Dobbiamo a loro tantissimo e non finiremo mai di ringraziarli. Ci siamo consegnati, a loro, ed abbiamo fatto bene».

E di Matilde, che dire? Se non che di una bambina dalle mille risorse, si tratta, capace di stupire tutti, mamma e papà in primis.

«È una bimba fortissima, un vulcano - assicurano i genitori -, tant’è che non ci capacitiamo neppure di come abbia potuto riprendersi così velocemente. Dopo l’ultimo intervento è stata cinque giorni in terapia intensiva. Potevamo entrare solo dalle 17 alle 18, uno alla volta. Poi, fino al 22 febbraio è stata in reparto».

Con mamma Federica con lei giorno e notte e il papà presente ogni volta che gli era permesso. Quindi, le dimissioni, il ritorno a Sondalo, accolta da tutta la famiglia e, un mese dopo, lunedì, il controllo.

«Ci hanno detto di tornare fra sei mesi, quindi - dicono mamma e papà -, significa che va tutto bene. Ora ci godiamo nostra figlia, che è un amore, corre, gioca, si diverte, è piena di vita. Ci ripaga di tutte le ansie del mondo».

Parlano volentieri della loro esperienza Federica, 32 anni, insegnante, e Antonio, 38, responsabile in una catena di supermercati, all’unico scopo «di poter essere di aiuto, di speranza e di incoraggiamento per altri genitori che, come noi, si trovino di fronte ad una diagnosi di malformazione o di malattia molto rara del loro piccolo - dicono -. A noi, la pulce nell’orecchio, l’hanno messa a Sondalo dopo l’esecuzione della morfologica in fase gestazionale. Non subito, però, perché, sulle prime, sembrava tutto a posto. Poi, invece, ci hanno richiamati per dirci che, qualcosa, in realtà, non convinceva. Di lì il passaggio a Sondrio, poi al Buzzi di Milano, dove nostra figlia è nata, il 28 ottobre 2021, quindi, l’approdo al San Donato, centro specializzato in Cardiochirurgia pediatrica».

«Non mollare mai»

È qui che l’arteria polmonare di Matilde è stata riportata in connessione con il ventricolo destro e l’aorta con quello sinistro, in modo da risolvere una malformazione che, col passare degli anni, avrebbe potuto dare filo da torcere alla bambina fino, chissà, alla necessità di un trapianto.

«Ai genitori diciamo di non mollare mai - concludono Federica e Antonio - e di credere nei medici competenti che incontrano sul loro cammino. Noi, in questo, al San Donato, siamo stati fortunatissimi».

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