
Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 29 Agosto 2023
L’acqua fa paura: tracima il Frodolfo, 36 sfollati
Alta Valle Il torrente è esondato a Santa Lucia e Valfurva - Residenti e turisti evacuati. Livigno, acqua non potabile
Il ciclone Rea ha investito la Valtellina: la situazione più delicata è in Alta Valle,dove 36 persone, tra residenti e turisti, sono stati sfollati per l’esondazione del torrente Frodolfo a Valfurva e Valdisotto, e dove sono state chiuse strade, tra cui anche la statale 38, piste ciclabili e sentieri.
Una situazione critica che ha spinto ieri mattina il prefetto Roberto Bolognesi, a convocare una riunione di protezione civile per fare il punto delle criticità principali, dovute al fatto che a Valdisotto, Bormio e Valfurva le precipitazioni hanno superato i 200 millimetri nelle 24 ore. Come in Valchiavenna domenica. E al termine della riunione il prefetto, accompagnato dal comandante provinciale dei Vigili del fuoco, ha effettuato un sopralluogo in Alta Valle.
A causare la maggiore preoccupazione è l’esondazione del torrente Frodolfo a Santa Lucia di Valdisotto, alla confluenza con l’Adda. La tracimazione ha comportato l’evacuazione a titolo precauzionale, tra la scorsa notte e ieri mattina, delle abitazioni a ridosso del fiume. In tutto venti persone, trasferite da familiari e amici.
«La situazione è costantemente monitorata, sul posto anche il geologo comunale e i tecnici regionali - afferma il sindaco Alessandro Pedrini -. È una situazione anomala: anche due anni fa era stato necessario evacuare delle abitazioni, ma questa volta ci sono anche quelle a valle del ponte. Oltre alle piogge intense, a causare l’esondazione è il trasporto di enormi quantità di materiale che ostruiscono l’alveo sia del Frodolfo, sia dell’Adda. Bisogna effettuare le operazioni di svaso con maggiore frequenza - ammette il sindaco - e ne abbiamo già parlato con Regione Lombardia».
In mattinata si è deciso di evacuare anche 16 turisti a Santa Caterina Valfurva, dove l’esondazione del Frodolfo ha causato l’allagamento dei seminterrati di strutture alberghiere. I 16 turisti sono spostati in altre strutture. Le minacciose acque del torrente hanno invaso locali e gli scantinati sotto il bar “La Fonte” sulla piana della località turistica, il noleggio sci e anche la sede del soccorso alpino. Il sindaco Luca Bellotti ha voluto rivolgere i ringraziamenti «Alla Protezione civile comunale e provinciale, ai Vigili del Fuoco, alle forze dell’ordine, ai dipendenti comunali nonché a tutti i volontari che dalla notte stanno cercando di normalizzare la situazione a Santa Caterina e stanno presidiando tutta la nostra terra».
Fiumi molto alti e minacciosi in tutta la Valle, dal Mallero in Valmalenco sino ovviamente all’Adda.
Per quanto riguarda la viabilità, invece, ieri mattina è stata chiusa per diverse ore in entrambi i sensi di marcia la statale 38 a Cepina di Valdsotto, a causa dell’allagamento della sede stradale. L’Anas ha posizionato i “New Jersey” per rinforzare l’argine del fiume tracimato e evitare ulteriori criticità. Il traffico è stato a lungo deviato sulla viabilità locale ; i mezzi pesanti sotto i 12 metri hanno continuato a attraversare la galleria Oga in località Le Motte, mentre quelli sopra i 12 metri sono stati deviati nel parcheggio dello stabilimento Levissima, non potendo impegnare le gallerie. La strada è stata riaperta attorno alle 16 di ieri pomeriggio.
Strade chiuse anche in Valdidentro: la strada di Cancano, interrotta in località “Lago delle Scale” a causa di materiale sceso sulla carreggiata, è stata riaperta nel pomeriggio grazie ad un tempestivo intervento di ripristino, mentre è ancora chiusa la strada Decauville nel tratto del “Vallone della Tredici”, anche in questo caso a causa di materiale sceso a seguito delle forti piogge delle ultime ore.
E a Livigno il sindaco, Remo Galli, ha disposto la chiusura, in via precauzionale, della pista ciclopedonale dello Spoel e di via Gualt, e ha vietato l’uso dell’acqua a scopo potabile E visto che l’acqua è torbida, è sconsigliato anche l’utilizzo di lavatrici e lavastoviglie. .
In Bassa Valtellina, infine, si segnala la chiusura del Passo San Marco e quella di gran parte del Sentiero Valtellina per motivi precauzionali.
Chiuso anche lo Spluga, per uno smottamento che si è verificato lungo il versante svizzero.
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