La dodicesima volta di Confortola
Ancora un “ottomila” da raccontare

Valfurva Giovedì alle 14.30 ha raggiunto la vetta del Kangchenjunga (8.586 metri). Ora vuole tentare subito l’assalto al Nanga Parbat, il “sacro graal” dell’alpinismo mondiale

Marco Confortola ce l’ha fatta ancora una volta. Giovedì intorno alle 14.30 - ma la notizia è stata diffusa oggi - ha raggiunto la cima del Kangchenjunga, il suo dodicesimo ottomila. Un’impresa, la sua, che l’ha riportato sul tetto del mondo dopo aver conquistato il Gasherbrum II (8.035 metri) nel 2019.

Già nel 2018 aveva tentato la scalata del Kangchenjunga (8.586 metri) rinunciando però a poche centinaia di metri dalla cima per il troppo freddo mentre nel 2014 si ritirò a circa 8.500 metri di quota per un problema al piede sinistro. Il freddo anche stavolta non gli ha dato molta tregua.

«Marco ha raggiunto Campo 4 da un paio d’ore - questo quanto riportato sul suo profilo il 4 maggio -. Ha raccontato di una salita ben organizzata e senza grandi difficoltà tranne che per il freddo che sta mettendo a dura prova i suoi piedi. Marco sa che non può e non deve azzardare dopo la sua amputazione. Sa che, avvertirà un limite fisico, farà scelte adeguate alla situazione».

E per fortuna invece, ieri pomeriggio, la notizia di una conquista importantissima, la sua dodicesima, un “ottomila” che ha subito fatto il giro dei social scatenando centinaia di commenti entusiasti e di congratulazioni da parte dei numerosi fans e appassionati di montagna che da sempre seguono le sue imprese “passo passo” anche grazie alla moderna tecnologia.

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