La denuncia di una mamma: «A Bormio manca il logopedista»

Dopo sei e-mail di sollecito inviate all’Ufficio relazioni con il pubblico di Asst Valtellina e Alto Lario senza ottenere il ripristino del servizio di logopedia al presidio aziendale di Bormio, Sabrina Ricetti, di Sondalo, mamma di un bimbo di cinque anni che necessita di terapie logopediche, ha deciso di rivolgersi al nostro giornale.

«È dal 25 gennaio scorso che la logopedista in capo alla Neuropsichiatria infantile di Bormio non è in servizio per motivi personali - dice mamma Sabrina -. È stata lei stessa, molto cortesemente, ad avvisarci della sua assenza, perché, diversamente, non l’avremmo saputo. Certo, ci aspettavamo che venisse garantita la continuità e che il servizio restasse, inalterato, invece, da fine gennaio ad oggi nessuno ha preso più il suo posto. La logopedia è sguarnita, a Bormio, per cui chi può si rifugia nel privato e gli altri restano in attesa che il servizio venga ripristinato e intanto perdono tempo preziosissimo, perché per questo tipo di disturbi è fondamentale intervenire subito, quando i bimbi sono ancora in tenera età».

Mamma Sabrina si è subito attivata segnalando il disservizio ad Asst Valtellina e Alto Lario tramite i canali consoni, cioè scrivendo all’Ufficio relazioni con il pubblico «ma non ho ottenuto granché ascolto - dice -. Ho inviato una prima e-mail il 3 febbraio scorso cui mi hanno disposto dicendo che era in corso una procedura concorsuale per assumere un sostituto della logopedista assente, ma senza dare indicazioni di possibili date di ripristino del servizio. Invece, noi genitori, abbiamo bisogno di sapere quanto dobbiamo aspettare, non possiamo perdere del tempo prezioso con i nostri figli. Ho atteso alcuni giorni, ma visto che nulla si sbloccava, mi sono rivolta ad un privato. E, nello stesso tempo, sono tornata a battere il chiodo con Asst. Ho inviato una seconda e-mail il 20 febbraio chiedendo una tempestiva ripresa delle sedute logopediche oppure una compartecipazione alle spese per le sedute private che sono pari a 45 euro l’ora e, mio figlio, nel periodo di terapia intensiva ne ha bisogno tre. Questa voleva essere una provocazione, ovvio, perché immagino che nessuna compensazione sia prevista, però, una risposta, me l’aspettavo lo stesso, invece, niente. Allora ho inviato un nuovo sollecito il 23 febbraio e, poi, ho riscritto il 5 marzo scorso annunciando che in assenza di un riscontro mi sarei rivolta ad altri luoghi e sedi. E dato che siamo ben oltre la prima quindicina di marzo e nulla si è sbloccato ho ritenuto di chiamare il giornale, perché non è possibile lasciare dei bambini con una simile scopertura». Non dandosi, comunque, ancora per vinta, Sabrina Ricetti ha riscritto all’Ufficio relazioni con il pubblico lunedì scorso e, di nuovo, ieri mattina, e a quest’ultima mail c’è stato un pronto riscontro. «Mi hanno scritto - dice la mamma - che la procedura concorsuale è in corso e che hanno sollecitato la pubblicazione della graduatoria e la chiamata in servizio. Manca ancora la data, ma, forse, siamo sulla buona strada».

Da noi sentiti, da Asst Valtellina e Alto Lario hanno precisato che «ad inizio febbraio la logopedista in servizio a Bormio è uscita in maternità - hanno detto -, per cui abbiamo pubblicato subito un avviso per la sostituzione, ma non si è presentato nessuno. Quindi abbiamo bandito un concorso già espletato e siamo in fase di chiamata».

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