Incendio alle case Aler di via Foscolo
Alcune famiglie potranno rientrare

Sondalo, i 23 residenti erano stati evacuati a Natale a causa del rogo divampato sul tetto. Ora il sindaco Peraldini fa sapere che tra una decina di giorni potranno iniziare i ritorni a casa.

L’emergenza sta per finire per gli evacuati di Natale a Sondalo. Fra una decina di giorni la quasi totalità dei 23 abitanti delle case popolari di via Foscolo, la zona del paese che conduce verso la frazione di Migiondo, sfollati dopo il pauroso incendio che la sera di Natale ha distrutto il tetto di una delle tre palazzine dell’Aler, costruite nel post alluvione del 1987 per dare un tetto agli alluvionati di Mondadizza e Le Prese, potranno tornare a casa. La rassicurazione giunge dal sindaco di Sondalo, Ilaria Peraldini: «Appena la ditta che sta eseguendo i lavori di pulizia delle macerie, impermeabilizzerà la soletta sotto il tetto, le famiglie dei primi piani potranno tornare a casa. Resteranno ancora evacuate solo le famiglie del piano più vicino al tetto».

La consapevolezza di restare fuori casa per parecchie settimane gli abitanti delle case bruciate l’avevano avuta fin dall’inizio della loro disavventura natalizia. Visto che l’incendio è stato l’indesiderato regalo di Natale, poi nei successivi giorni di festa è stato impossibile trovare ditte che si mettessero immediatamente al lavoro per garantire la messa in sicurezza dell’edificio, quindi qualche giorno è passato inevitabilmente. «Già la sera nella quale ho firmato l’ordinanza di evacuazione avevo avvisato gli sfollati che le tempistiche non sarebbe state velocissime per poterli fare rientrare a casa - ricorda Peraldini -. In queste settimane si sono dimostrati tutti molto comprensivi; ora manca poco al rientro».

Non è una bella sensazione quella che stanno vivendo gli evacuati, costretti a stare fuori casa. Dopo che la sera dell’incendio alcuni erano stati ospitati nel convitto del centro professionale di Vallesana e all’ospedale Morelli, ora sono tutti da amici e parenti e solo alcuni sono ospiti in albergo, il Posta di Sondalo, pranzando e cenando in un ristorante nelle vicinanze. Ovviamente non sarà facile dimenticare quei terribili momenti della sera di Natale. Alcuni non erano in casa quando si è sprigionato l’incendio, altri stavano cenando con la famiglia quando hanno scoperto le fiamme e in modo concitato hanno aiutato anziani e diversamente abili ad abbandonare l’alloggio.

Ancora da valutare le cause dell’incendio, nessuna versione ufficiale da parte degli inquirenti, anche se l’ipotesi di un surriscaldamento della canna fumaria sembrerebbe l’ipotesi più probabile. Subito in paese si è messa in moto in paese anche la macchina della solidarietà per aiutare chi ha dovuto lasciare tutto in casa. Ma in questi giorni, sotto la scorta della polizia locale, ha potuto rientrare il tempo necessario per portare via l’occorrente.

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