In Alta Valle niente luminarie a Natale

La decisione I sindaci si sono accordati e hanno trovato una soluzione meno dispendiosa per accendere le feste

Niente luminarie pubbliche di Natale a Livigno, Bormio, Valfurva e in tutta l’Alta Valle. Lo hanno annunciato i sindaci del comprensorio, che proveranno comunque ad “accendere” il Natale ma sotto il segno della responsabilità e della sostenibilità. Il momento economico non favorevole, con un sensibile rincaro dei costi e tante difficoltà per molte famiglie, ha spinto gli amministratori locali a pensare a qualcosa di “alternativo” per creare comunque l’atmosfera natalizia ma pensando anche a chi è più bisognoso.

La presa di posizione

In vista del Natale, infatti, l’Alta Valle ha deciso di non investire nelle luminarie pubbliche, un’azione concreta per far fronte alla crisi energetica in corso e dedicare le risorse risparmiate a finalità che ogni comune individuerà al meglio in condivisione con il proprio territorio. «A fronte del continuo rialzo dei costi energetici - ha sottolineato il sindaco di Livigno Remo Galli - attraverso questa iniziativa saremo in grado di risparmiare risorse da destinare al mantenimento di alcuni servizi essenziali. Vorremmo utilizzare il risparmio dell’appalto delle luminarie natalizie per un’azione straordinaria rivolta a sostenere il caro bollette delle famiglie. È solo un piccolo segnale in attesa di un intervento urgente del governo. Cercheremo lo stesso di creare un’atmosfera natalizia trovando alternative alle luminarie di Natale».

Bormio concorde

Della medesima idea lal prima cittadina di Bormio Silvia Cavazzi: «È importante - ha commentato - dare un segnale e un esempio sulla sostenibilità. La situazione legata ai costi dell’energia è ormai un tema prioritario: come comprensorio turistico vogliamo accendere il Natale in modo sostenibile. Questo è il messaggio che vogliamo dare ai nostri cittadini e ai nostri ospiti: trasmettere il calore dell’accoglienza e l’atmosfera natalizia con modalità diverse e attente al momento internazionale che stiamo vivendo. I risparmi che ne deriveranno saranno reinvestiti in attività di promozione a supporto della destagionalizzazione turistica e della comunicazione di comprensorio, di cui abbiamo bisogno per sostenere il lavoro e lo sviluppo economico che impatta sulla vita lavorativa di tutte le famiglie».

Valfurva si associa

«Si tratta di un piccolo sacrificio - gli ha fatto eco il collega Luca Bellotti di Valfurva - in un periodo in cui anche la crisi energetica sta mettendo a dura prova la nostra quotidianità e le nostre abitudini. Oltre al risparmio energetico, l’affitto delle luminarie e il posizionamento sono costi in meno per la comunità; per questo, in accordo con le altre amministrazioni del mandamento, abbiamo condiviso l’iniziativa e insieme cercheremo di trovare una condivisione per creare un’ atmosfera natalizia per tutti noi e per i frequentatori della nostra terra».Un messaggio, quello del Natale sostenibile e solidale, portato avanti dall’intero comprensorio, che si adopererà per individuare modalità coordinate di raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Per Livigno, come ha anticipato il sindaco Galli, il risparmio sarà nell’ordine di 50mila euro e «daremo queste risorse alle famiglie in difficoltà. Con operatori e Apt proveremo a creare lo stesso l’ atmosfera natalizia ma senza luci di Natale: possiamo farcela».

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