Il presidente Moretti: «Di sanità si parla nei tavoli provinciali»

E spiega: «Io non mi sottraggo al confronto, che è il mio compito, semplicemente non ho potuto partecipare all’incontro sulla sanità di Sondalo mercoledì pomeriggio per una questione di contemporaneità di eventi»

Non è stata un’assenza politica, né tanto meno voluta di proposito, e neppure una dimostrazione di distanza dai sindaci dei mandamenti di Tirano e di Bormio, quella del presidente della Provincia Elio Moretti all’incontro della sanità sul futuro del Morelli indetto dal sindaco di Sondalo, Ilaria Peraldini, mercoledì pomeriggio nella sala consiliare del municipio sondalino. Le motivazioni sono più semplici e anche banali e le spiega lui stesso: «Io non mi sottraggo al confronto, che è il mio compito, semplicemente non ho potuto partecipare all’incontro sulla sanità di Sondalo mercoledì pomeriggio per una questione di contemporaneità di eventi. La riunione sondalina era in programma alle 15 e io alle 17 avevo indetto consiglio provinciale a Sondrio. Sarei potuto andare a Sondalo, salutare e andare via in tutta fretta, ma non mi sembrava corretto. Il sindaco di Valdisotto, Alessandro Pedrini, e quello di Tirano, Franco Spada, dopo aver partecipato all’appuntamento di Sondalo sono poi arrivati in ritardo alla seduta del consiglio provinciale, ma io che sono il presidente non potevo farlo, anche solo per una forma di rispetto. Comunque quello di Sondalo era solo il primo di una serie di incontri che ci saranno e io nei prossimi ci sarò sicuramente».

Il sindaco di Teglio e responsabile di Palazzo Muzio vuole precisare e ribadire anche la sua posizione sul Piano di razionalizzazione sulla sanità valtellinese realizzato dal Politecnico di Milano. «Io non ho mai preso una posizione: non ho mai detto né di essere a favore né contro. La questione va discussa nelle sedi opportune, che sono la Conferenza dei sindaci di martedì prossimo e il tavolo provinciale sulla sanità che convocherò la settimana successiva».

Un suo punto di vista ovviamente Moretti l’ha: «Credo che un ospedale centrale forte vada bene, anche se all’orizzonte ovviamente si vedono i problemi. È importante garantire l’emergenza-urgenza sull’intera provincia, l’idea va migliorata e perfezionata, ma ci saranno tanti incontri per farlo. Non serve a nessuno, ed è controproducente, alzare barricate, bisogna trovare idee motivate e condividerle. Non sono supino al Politecnico e alla Regione Lombardia: il confronto deve essere costruttivo».

Moretti rigetta però l’invito di Grassi a non parlare solo ai direttori generali della sanità: «Sono persone competenti e devono essere ascoltati come vanno ascoltati gli amministratori, i medici, i sindacati, tutti portano il loro contributo per il bene della nostra sanità. È importante che si formi un tavolo di lavoro con persone competenti».n 
P. Ghi.

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