Il plauso di Novari
«Sulle Olimpiadi
mostrate unità»

L’ad della Fondazione olimpica Milano Cortina ieri in Valtellina per la prima volta. «Colpito dalla bellezza dei luoghi e dall’accoglienza»

Intenso profumo di Olimpiadi nella caldissima giornata estiva di Bormio. Il fiore sboccerà nel 2026, ma da ieri si inizia a fare sul serio con le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina 2026 che per la Valtellina significano la discesa libera a Bormio e le gare di snowboard e freestyle a Livigno con l’aggiunta delle Paralimpiadi in Valdidentro.

Ll’esordio è da incorniciare, visto che l’amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026, Vincenzo Novari ha tessuto le lodi della provincia. «Non conoscevo la Valtellina, è la prima volta che vengo qui e l’impressione è stata ottima sia per la bellezza dei paesaggi sia per la disponibilità delle persone. Io sono un grande appassionato di sci e non vedo l’ora di provare la pista Stelvio in inverno. È una pista che va narrata e in questa maniera ci sarà più turismo, quel turismo bello, fatto di gente che ama lo sport».

È stata la prima uscita ufficiale per il Comitato organizzatore guidato dall’amministratore delegato di Milano-Cortina 2026, Vincenzo Novari che ieri ha visitato la Magnifica Terra. Una delegazione della quale hanno fatto parte anche Diana Bianchedi, Francesco Romussi, Andrea Monti (fino a pochi giorni fa direttore della Gazzetta dello sport).

Lodi ma anche un monito da parte di Novari: «Sono contento perché oggi rispetto al primo incontro ho visto più unità fra le varie località del territorio. Bisogna essere uniti e l’ho ribadito agli amministratori comunali che ho incontrato oggi: se c’è unità la Fondazione aiuta tutti, altrimenti se vediamo personalismi non diamo nessun aiuto. Sono contento perché indubbiamente Sergio Schena e Antonio Rossi hanno fatto un ottimo lavoro di squadra e ho visto un territorio unito. Le nostre saranno le Olimpiadi dei territori».

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