Il “custode” Cola è tranquillo.«Ruinon, movimenti moderati»

«È la parte detritica»Ci sono buone possibilità che la situazione non precipiti oltre

Appena ha ricevuto la notifica del movimento in atto sul Ruinon si è precipitato sul posto per capire cosa stesse accadendo. Però, subito dopo, si è messo il cuore in pace. E se si tranquillizza lui, Giuseppe Cola, 63 anni, di Valfurva, da 34 “custode” del Ruinon, di cui è appassionato e di cui conosce vita, morte e miracoli, allora ci sono buone possibilità che la situazione non precipiti.

«Si tratta di movimenti moderati, avvenuti sulla parte detritica e, ritengo, da mettere in conto considerato il volume d’acqua sceso in questi ultimi giorni - assicura Cola -. Perché tutta la fascia detritica è satura e questa pregnanza non può non provocare anche dei movimenti. É vero che siamo sui 25-30 centimetri al giorno, però, è anche vero, ripeto, che è interessata la superficie della fascia detritica situata sotto la nicchia bassa del Ruinon per cui, stento a credere che vi possa essere un reale pericolo di tornare alla situazione di qualche anno fa, con il materiale che rischiava di piombare sulla strada. Se non fossero stati fatti gli interventi di regimazione delle acque sul Ruinon, allora sì che saremmo, un’altra volta, in piena emergenza e con la strada chiusa come quattro anni fa, ma ora questo pericolo è scongiurato dalle derivazioni di acqua realizzate».

É una certezza, per Cola, che i lavori di regimazione delle acque effettuati sul Ruinon siano stati provvidenziali per eliminare reali situazioni di pericolo come quelle cui la comunità di Valfurva era, purtroppo, avvezza.

Anche se la montagna resta osservata speciale dal Centro geologico regionale di Arpa Lombardia che, mercoledì, ha notato i primi scostamenti della fascia detritica, nell’ordine di 25-30 centimetri al giorno, e ha decretato l’allarme arancione per una montagna che era rimasta in silenzio, immobile, per quasi tre anni.

Solo il 2 ottobre scorso, il Comune di Valfurva aveva reso noto il contenuto della relazione sulle condizioni di attività del movimento franoso sul Ruinon dal 2021 all’agosto 2023, firmata dal geologo Guido Merizzi della società Alpina srl di Milano, nella quale si evidenziava la tenuta del versante nonostante le intense precipitazioni di fine agosto.

«É interessante notare - era scritto nella relazione - come le piogge cadute nel 2023, da inizio anno fino alla fine di agosto, per un complessivo di 718 millimetri, siano quasi uguali a quelle cadute nel 2019, circa 720 millimetri, quando la frana era al suo massimo di attività».

Con ogni probabilità il versante ha retto al nubifragio agostano, mentre ha cominciato a scricchiolare dopo le ultime, intense, piogge. Per evitare che la situazione possa precipitare fino a tornare allarmante, il sindaco di Valfurva, Luca Bellotti, chiede che Ersaf completi le opere di regimazione calendarizzate con la costruzione dei by pass idraulico e stradale.

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