Il Comune mette sul piatto 270mila euro. Ma nessuno è disposto a spalare la neve

Grosio Andati a vuoto i tentativi di affidare l’incarico di pulizia delle strade a un’azienda esterna. Antonio Pruneri: «I contadini del paese potrebbero creare un consorzio e occuparsene insieme»

«I contadini con i trattori a spalare la neve».

È la proposta dell’ ex sindaco di Grosio, Antonio Pruneri, e attuale capogruppo di uno dei tre gruppi di opposizione, dopo che i tentativi dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gian Antonio Pini di affidare a una ditta esterna il compito di spalare la neve sono andati a vuoto. Eppure la proposta del Comune come rivela lo stesso primo cittadino non era per nulla poca cosa: «68mila euro l’anno per 4 anni».

Le risorse a disposizione

Dall’entità della cifra che il Comune mette a disposizione nasce proprio la proposta di Pruneri: «Specifico per prima cosa che il mio intervento non è una critica nei confronti dell’operato dell’amministrazione comunale perché so che hanno fatto tutto il possibile. Avendo ricoperto il ruolo di sindaco per quattro mandati sono conscio della difficoltà che richiede l’affidamento del servizio neve, ma ritengo che è un peccato rifiutare 68mila euro l’anno. Capisco la difficoltà delle aziende dell’edilizia, che con la reperibilità h24 che richiede il servizio di sgombero della neve sarebbero costrette ad avere più personale. Ora è tutto molto più complicato perché la gente pretende la pulizia immediata non tenendo conto della vastità del nostro territorio e inoltre in caso di incidenti provocati per il mancato spalamento ci sono denunce».

Soluzioni alternative

«Credo, però, che potrebbe nascere un consorzio fra i contadini del paese, in primis coloro che si occupano del settore forestale, che hanno già dei trattori molto grandi idonei al servizio per spalare la neve, inoltre potrebbero noleggiare i mezzi che mancano dall’azienda Varenna che negli ultimi anni aveva fatto il servizio» prosegue Pruneri.

Nei suoi primi due mandati amministrativi dal ’95 al 2004 Pruneri aveva trovato un escamotage legale per risolvere il problema dello sgombero della neve senza doverlo esternalizzare: se ne occupavano gli operai comunali e il loro impegno aggiuntivo in caso di nevicate, con interventi fuori dal normale orario di lavoro, erano pagati grazie al premio di produttività.

Una soluzione che poi Pruneri non ha più potuto adottare nei due mandati successivi e anche il suo successore- predecessore Italo Strambini, sindaco per un mandato che ha separato i primi due mandati di Pruneri dagli ultimi due, fu costretto ad appaltare il servizio dello sgombero della neve.

«Anch’io avrei utilizzato volentieri il premio produttività per incentivare i nostri operai, ma non lo si può più fare - rivela il sindaco Pini -. Come già detto senza nessuna ditta che accetta la proposta del Comune, dovremo fare da soli». Si tratterebbe di un ritorno al passato come ricorda il veterano dei sindaci di Grosio, ancora in vita, Amedeo Pruneri, 88 anni, primo cittadino a soli 24 anni sul finire degli anni ’50.

«Noi avevamo acquistato un trattore e avevamo un solo operaio comunale, la popolazione si dava da fare da sola per spalare». Un po’ quello che potrebbe accadere in caso di nevicate senza che ci sia un’azienda addetta al servizio.

Tutti uniti a spalare per avere un paese pulito dalla neve, magari evitando la pessima abitudine che dilaga ultimamente ovvero che chi spala davanti a casa propria butti la neve in mezzo alla strada.

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