Eventi, promozione e piste ciclabili
Investimenti milionari sulle due ruote

Vocazione turistica sempre più forte per il mondo delle bici in tutte le sue declinazioni. La Provincia ha sottoscritto l’accordo per il collegamento tra Edolo e Teglio: costo 1,8 milioni.

Tre milioni di euro nell’Accordo quadro di sviluppo territoriale per le piste ciclabili del territorio, il progetto di collegamento - sempre ciclabile - tra la Valcamonica e la Valtellina che prende corpo e la Provincia che, in ottemperanza all’accordo per le iniziative di promozione e marketing, aderisce e destina i suoi 200mila euro al Consorzio turistico media Valtellina di Tirano e a Valtellina Turismo per gli eventi legati al mondo delle bici, in tutte le sue declinazioni. È una vocazione a dueruote sempre più forte quella della provincia di Sondrio e anche gli enti territoriali lo sanno, tanto da investire somme via via più ingenti.

«Nel corso degli ultimi anni il numero di appassionati che utilizzano la bici per turismo, sport o semplice divertimento nelle sue diverse declinazioni (ciclismo su strada, mountain-bike, cicloturismo, e-bike) è in costante crescita - mettono nero su bianco a palazzo Muzio -. In provincia di Sondrio i cicloturisti e l’indotto economico da essi generato, seppur difficilmente quantificabile, sta assumendo una rilevanza significativa sia per quanto riguarda i pernottamenti che per i servizi legati alla pratica sportiva . L’abbinamento del cicloturismo con l’ambiente naturale e i passi alpini, la presenza di ciclabili di fondovalle e la crescente qualità dei servizi offerti in Valtellina costituiscono un significativo valore aggiunto che deve essere sempre più valorizzato e promosso».

Una promozione che riguarda anche le manifestazioni e gare di livello internazionale come il Giro d’Italia (l’annuncio dei giorni scorsi della doppia presenza in provincia della corsa rosa del prossimo anno non fa che confermarlo), il Giro d’Italia in Rosa, gare di ciclismo su strada e di mountain-bike oltre a granfondo.

Offerta di cui si occupano, attraverso apposito accordo di programma, Provincia, Bim, Parco nazionale dello Stelvio, Comunità montane di Tirano, Sondrio e Alta Valtellina, oltre al Comune di Aprica, al Consorzio turistico media Valtellina di Tirano e Valtellina Turismo di Sondrio per una cifra complessiva di 420mila euro. La convenzione scadrà alla fine di quest’anno, ma c’è da immaginare fin d’ora un rinnovo per il prossimo anno.

Intanto va avanti il progetto di collegamento tra la Valcamonica e la Valtellina. Il presidente di palazzo Muzio Elio Moretti ha sottoscritto l’Accordo di programma che interessa le Province di Brescia e Sondrio e i Comuni di Corteno Golgi, Edolo, Teglio e Aprica. Il progetto ha un costo complessivo di 1,8 milioni di euro, di cui 600mila euro dalla Regione; 500mila dalla Provincia di Brescia; 300mila da quella di Sondrio (fondi Aqst) e centomila ciascuno da Aprica, Corteno Golgi, Edolo e Teglio.

Il piano prevede la realizzazione del collegamento cicloturistico ed escursionistico tra la Valtellina e la Valcamonica attraverso interventi di adeguamento e messa in sicurezza dei tracciati esistenti di proprietà o comunque nella piena disponibilità degli enti interessati. L’intervento principale ricalca il tracciato del percorso della ciclovia di interesse regionale “12-Oglio” da Edolo a San Giacomo (35 km). Gli altri 2 percorsi riguardano un itinerario cicloturistico da Edolo ad Aprica (59km), che si inserisce nel comprensorio Trivigno-Mortirolo e la montagna di Carona, ed un percorso escursionistico (40km) riservato alle mountain bike che ricalca per buona parte il sentiero escursionistico “Gran via delle Orobie”. Oltre a questi è previsto anche il recupero di tre edifici di proprietà comunale posti nei comuni di Corteno Golgi, frazione Doverio, (recupero dell’edificio delle scuole elementari dismesso); Aprica (allestimento del museo dello sci in uno spazio esistente presso il Centro direzionale e Teglio - frazione San Giacomo (recupero di edificio ed area adiacente per realizzare un bike service point, in un’ottica di promozione delle tradizioni locali, della cultura dello sci e dell’ospitalità per un turismo “lento e sostenibile”

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