Contesta due multe
per ingresso in Ztl
E vince il ricorso

Livigno. Il giudice di pace di Sondrio ha dato ragione a un turista milanese

ta sempre le regole, ma se trovo un’ingiustizia la combatto fino in fondo. E sono riuscito così a farmi annullare due multe che considero ingiuste, il giudice di pace mi ha dato ragione».

Un turista milanese di 74 anni, assiduo frequentatore di Livigno, ieri mattina ha vinto la sua battaglia contro due sanzioni che considerava illogiche e ingiuste.

«Da tanti anni vado nel Piccolo Tibet con un gruppo di amici per la chiusura della stagione sciistica - racconta, contento dopo l’esito dell’udienza a Sondrio alla quale ha partecipato personalmente arrivando da Milano per spiegare le sue ragioni -. E anche nel 2019 abbiamo prenotato, sempre nel solito hotel in centro, l’Helvetia, dal 31 marzo fino al 3 aprile. Ho chiamato in più occasioni l’albergo per confermare il nostro arrivo e anche l’orario, ho comunicato la targa della mia auto e so per certo che l’albergo l’ha comunicata al Comando di polizia locale, così, che io potessi entrare nella Zona a traffico limitato senza problemi».

Era il 31 marzo 2019, dicevamo, primo giorno effettivo di attivazione delle telecamere dopo due mesi di “prova” decise dal Comune.

«Nessuno ci ha detto che per arrivare nel nostro albergo bisognasse passare attraverso un varco predefinito - spiega - e io ho transitato dal 4, scoprendo, poi, che sarei dovuto passare invece dal 2. Ma nessuna informazione di questo tipo è presente in hotel o per strada, come potevo saperlo?».

Così, qualche giorno dopo il rientro dalle vacanze, il turista si è visto notificare due multe, i suoi due amici 3 in tutto.

«Loro le hanno pagate per non avere problemi, ma io non sono riuscito ad accettare l’ingiustizia e mi sono dato da fare - continua -. Così ho prima chiamato e poi mandato un’opposizione al Comando della polizia locale di Livigno, ma niente da fare. Lo stesso ho fatto con il prefetto, ma nemmeno in questo caso ho avuto fortuna. Allora ho presentato ricorso al giudice di pace che, invece, mi ha dato ragione. Non mi ha ancora comunicato le motivazioni, le riceverò a breve, ma ha annullato entrambe le multe da 90 euro ciascuno».

Le informazioni carenti

Il settantaquattrenne milanese punta il dito contro la segnaletica. «I cartelli riguardanti sono tutti sulla sinistra, praticamente illeggibili - afferma -. Sono sette in tutto. C’è scritto, comunque, “eccetto autorizzati”, e noi lo eravamo. Manca la comunicazione»

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