Bormio, tangenzialina in stand by. Non è prioritaria per i Giochi

Bormio Ieri Sertori in Comune per incontrare il sindaco e i consiglieri. Nota congiunta: «Tempi difficili da rispettare, ci concentriamo su altro»

Le priorità del comune di Bormio, in vista delle Olimpiadi di Milano – Cortina 2026, sono la ski arena, il parcheggio di porta, passerella, rotatoria e area sportiva al Pentagono.

Slegata dalle opere olimpiche, invece, la tangenzialina lungo la piana dell’Alute che tanto ha fatto e fa ancora discutere in paese.

È quanto ha comunicato ieri l’amministrazione comunale di Bormio a seguito della riunione, tenutasi in mattinata, alla quale hanno partecipato il sindaco Silvia Cavazzi, gli assessori e i consiglieri di Bormio e Massimo Sertori, assessore regionale agli enti locali, montagna e risorse energetiche e utilizzo della risorsa idrica. Per Bormio quelli preannunciati per le opere sono tempi stretti legati ad un cronoprogramma che non ammette deroghe ed alla necessità di rispettare gli impegni assunti con il Comitato Olimpico Internazionale.

Una ricognizione complessiva sullo status quo delle opere, quella effettuata ieri mattina, che ha fatto emergere la necessità di concentrare energie e impegno, nei prossimi mesi, sulle opere prioritarie, imprescindibili per lo svolgimento delle gare e l’accoglienza delle delegazioni.

Questione da approfondire

In sintonia con gli altri Comuni del comprensorio e con la Regione, l’amministrazione comunale ha ritenuto di prendersi del tempo ulteriore per approfondire la questione legata alla realizzazione della tangenzialina, slegandola dalle opere olimpiche.

«Anche in considerazione – si legge nella nota stampa diffusa ieri - dell’iter procedurale ancora lungo che aumenta il rischio di ritrovarsi con un cantiere aperto durante le Olimpiadi».

«In questa fase – hanno spiegato il sindaco Cavazzi e l’assessore regionale Sertori – dobbiamo concentrarci su opere quali la ski arena, il parcheggio di porta con passerella e rotatoria, l’area sportiva al Pentagono e quelle sulla pista Stelvio che richiedono tutto l’impegno, nostro di amministratori e degli uffici comunali, per rispettare i tempi e farci trovare pronti per le Olimpiadi. Abbiamo delle responsabilità nei confronti della nostra comunità, del Cio e della Fondazione Milano Cortina 2026: è nostro dovere operare al meglio nell’interesse del territorio. L’invito è a lavorare insieme, a convergere gli sforzi sulle opere necessarie e a rinviare i ragionamenti sulla tangenzialina al dopo Olimpiadi».

Nel confronto con Regione Lombardia e fondazione Milano Cortina 2026 si dovrà affrontare il nodo della viabilità per decidere come gestire gli enormi volumi di traffico in maniera alternativa, evitando malaugurati ingorghi nel centro del paese.

«Prendiamo atto della grande responsabilità nei confronti dell’evento olimpico - hanno evidenziato all’unisono -, quindi per il momento ci fermiamo, ravvisando l’esigenza di dare priorità alle altre opere. La sinergia a tutti i livelli, comprensoriale, provinciale e regionale, consentirà di trasferire alla comunità la piena consapevolezza delle straordinarie opportunità che le Olimpiadi offrono, delle prospettive lavorative per i nostri giovani, dello sviluppo di Bormio e dell’intera valle».

Lo sviluppo della skiarea

A tal proposito, la mattinata è stata anche l’occasione per trattare, con l’assessore Sertori, l’attuale tema dei collegamenti delle ski area (protagonista, in questi giorni, di una raccolta firme attivata in tutti gli uffici turistici del mandamento ndr.) in termini di sviluppo dell’intero comprensorio, fortemente sostenuta dalle categorie economiche e dagli operatori del territorio.

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