Assemblea pro Morelli
novecento persone
Ma solo due sindaci su 12

Saligari e Pruneri al Pentagono con la gente per dire si a un’Asst Alta Valle

Solo due dei dodici sindaci del Tiranese, erano presenti alla manifestazione pubblica pro Morelli di sabato, al Pentagono di Bormio, in prima fila davanti a una platea di più di 900 persone convinte della bontà della proposta di costituzione di un’Asst Alta Valle, appannaggio esclusivo dell’ospedale Morelli e della sanità dell’Alta Valle e del Tiranese.

Riunione dei consiglieri

Erano i più che mai convinti Anna Saligari, sindaco di Lovero, e Giambattista Pruneri, sindaco di Tovo Sant’Agata, per quanto, in platea, vi fosse anche Franco Saligari, sindaco di Mazzo, con buona parte dei propri amministratori. Quest’ultimo, in particolare, riunirà i propri consiglieri questa sera per valutare l’adesione formale alla proposta del movimento popolare “Rinascita Morelli autonomo”.

«Noi auspichiamo e caldeggiamo, fortemente, l’appoggio dei sindaci del Tiranese - ha detto Ezio Trabucchi, presidente del movimento popolare, in seno all’assemblea -, perché la nuova Asst di cui chiediamo la costituzione, la 28esima, in Lombardia, dopo quella della Brianza, istituita nel 2020, coinvolgerebbe anche il territorio da Tirano in su».

Fondamentale il loro appoggio

«E - ha aggiunto Trabucchi -, quindi, l’adesione dei 12 primi cittadini, è molto importante e lo è anche, mi si permetta, in ragione del fatto che buona parte delle 21.500 firme raccolte arrivano proprio dal Tiranese. Ci sono paesi, piccoli, medi, e grandi, in cui il 50-60% del relativo corpo elettorale ha firmato per il Morelli, palesando, così, quella che è la relativa volontà popolare. Lasciamo ai sindaci, a questo punto, decidere, cosa è meglio fare, al di la - voglio precisare, da ultimo -, di qualsivoglia logica partitica».

Sul Morelli, sulla sanità tutta, territoriale e non, dell’Alta Valle e di tutta la provincia di Sondrio, per Ezio Trabucchi, occorre decidere al di la di valutazioni di parte.

«Invece, non è così, perché ci sono sindaci - afferma -, che vanno dove va il partito, ma, così facendo, non fanno gli interessi della propria cittadinanza. Noi stessi, del movimento, apparteniamo tutti a schieramenti diversi».

«Io sono di centro sinistra - spiega ancora - , Marchica, di un centro destra moderato, con “Noi con l’Italia”, Pradella, ex Lega, praticamente “esautorato”, eppure siamo uniti sulla sanità, perché non c’è altra strada».

Lo hanno ribadito anche i sindaci presenti in assemblea, i cittadini, medici come Giacomo Mario Caruso, già urologo a Sondalo, oggi in pensione, per il quale «al di la delle Olimpiadi - ha detto -, l’unica lista che potrebbe vincere, alle prossime elezioni, sarebbe quella intitolata ad “Eugenio Morelli”».

E poi, ancora, manager della sanità di lungo corso come Lucio Schiantarelli, e i tanti che sono intervenuti, dopo Francesca Zappa, figlia del compianto onorevole Franco Zappa, di Sondalo, tenace sostenitore dell’ospedale Morelli.

Un dibattito durato più di quattro ore, introdotto dalle note e dalla voce, di Marquica, cantante milanese, ma originaria di Grosotto, figlia di Gerlando Marchica, che ha proposto cinque pezzi, fra cui “La sposa bambina”, il brano proprio, colonna sonora della lotta contro i matrimoni combinati di minori con adulti che ha intrapreso, da tempo, Emergency.

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