Allarme turismo
Le prenotazioni
rallentano in Valle

Il puntoIniziano a farsi sentire gli effetti dei rincari Galli: «E la guerra incide sugli arrivi degli stranieri» E si comincia a temere anche per la stagione estiva

Prenotazioni in frenata per la coda della stagione invernale, e si teme anche per quella estiva. Il prezzo del carburante alle stelle ma anche la guerra in Ucraina si fanno sentire sul turismo valtellinese, le incertezze sono tante e le preoccupazioni degli operatori pure.

«Fino all’ultimo»

«Difficile dire se la causa delle brusca frenata a cui stiamo assistendo per quanto riguarda le prenotazioni sia l’aumento dei prezzi, del carburante in primis, o il conflitto bellico, oppure ancora se si tratti di un mix delle due cose – afferma Roberto Galli, presidente di Valtellina Turismo e di Federalberghi Sondrio -. Fatto sta, comunque, che il calo nelle nuove prenotazioni c’è. Certamente allo stato attuale la guerra incide particolarmente negli arrivi di stranieri, soprattutto polacchi, che nel finale della stagione solitamente popolano in modo particolare l’Alta Valtellina.

Di disdette, ad onor del vero, non se ne stanno registrando molte, diciamo che il 90% di chi aveva già prenotato fa comunque la vacanza come previsto. Dall’inizio della pandemia, in ogni caso, le politiche delle cancellazioni sono cambiate, si può annullare abbastanza a ridosso della data di arrivo, quindi anche se c’è incertezza si attende a cancellare fino all’ultimo giorno utile. Assistiamo quindi da mesi a cancellazioni e riprenotazioni, ormai ci siamo un po’ abituati».

A preoccupare è anche la stagione turistica estiva.

«Innanzitutto nei prossimi mesi le famiglie si renderanno conto delle spese in aumento, le bollette raddoppiate o triplicate, il pieno dell’auto che non è mai stato così caro – prosegue Galli – e temiamo che, se si troveranno a scegliere a cosa rinunciare, la prima cosa saranno certamente le vacanze. L’aumento dei prezzi, ma anche soprattutto la guerra, creano un “mood” che non è certo quello di vacanza, fanno passare la voglia di viaggiare».

Ad aiutare in questo periodo potrebbe essere la convenienza a fare il pieno di carburante a Livigno, dove I prezzi sono decisamente più bassi.

«Potrebbe essere certamente un incentivo a venire in Valtellina, tutta la provincia di Sondrio, ma soprattutto l’Alta Valle, potrebbero trarre giovamento – conclude il presidente di Valtellina Turismo e Federalberghi Sondrio -. Certo è, comunque, che adesso che I contagi dovuti al Covid sono in diminuzione e le preoccupazioni legate all’emergenza sanitaria decisamente inferiori avremmo potuto sperare nell’inizio di un periodo più fortunato, ma la guerra e l’aumento dei prezzi hanno tolto queste speranze. Si tratta comunque, soprattutto, di un discorso psicologico».

La riduzione

Intanto, potrebbe arrivare oggi in Gazzetta Ufficiale e quindi scattare il giorno successivo, domani, la riduzione di 25 centesimi delle imposte applicate sui carburanti.

Servirà qualche giorno in più, invece, per l’arrivo del decreto legge con tutte le altre norme, dalla sterilizzazione degli aumenti di energia per le famiglie sotto i 12mila euro di Isee alle rate per le imprese in difficoltà, fino al prelievo del 10% sugli extraprofitti delle società energetiche.

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