Valanga Fratelli d’Italia alle politiche, «Adesso non salite sul carro»

Meloni di Valtellina De Stefani: «Ora confronto nel centrodestra» Prime ricadute sulle elezioni provinciali, poi Sondrio e la Regione

Fratelli d’Italia doppia le preferenze della Lega cambiando gli equilibri all’interno della coalizione di centrodestra anche in Valtellina dove per anni il partito di Salvini, forte dei voti che ne facevano la provincia più verde d’Italia, ha fatto da bussola e perno di ogni esperienza politico-amministrativa significativa - dal Comune di Sondrio alla Provincia passando per la Regione, senza dimenticare gli altri enti territoriali - e diventa appetibile per più di un amministratore.

Avviso preventivo

«Ce ne sono molti interessati» dice sibillino Severino De Stefani, sindaco di San Giacomo Filippo ed esponente di spicco del partito di Giorgia Meloni che però ammonisce quelli più facili al cambio di casacca: «Niente assalto al carro dei vincitori: siamo un partito inclusivo, ma serio e quindi selettivo».

Avvicinamenti, ammiccamenti ed interessamenti però sono inevitabili dopo il voto di domenica che, portando alla superficie il malcontento strisciante da tempo tra le file della Lega, ha scardinato abitudini e certezze, ribaltando le posizioni all’interno del centrodestra, ora costretto ad aprire quel confronto ampio cui per molto tempo si sono appellati gli stessi iscritti al partito di Salvini.

Un tavolo a cui far sedere tutti gli alleati, «cosa che non c’è mai stata - ricorda De Stefani -: un errore».

Un cambio di metodo, ancor prima che di sostanza, che arriva alla vigilia di appuntamenti importanti come i rinnovi dell’amministrazione comunale di Sondrio, attualmente caratterizzata da una forte componente civica pareggiata dalla sola Lega, e della Regione Lombardia già in calendario per il prossimo anno.

Senza dimenticare, e sono stati gli stessi esponenti di Fratelli d’Italia a sottolinearlo facendo capire che non è più il tempo delle decisioni unilaterali, dell’uomo solo al comando, che prima ancora c’è l’elezione del presidente della Provincia.

Il mandato di Elio Moretti scade a fine anno ed entro il 15 ottobre dovrebbe stabilire la data del rinnovo, anche per non tagliare fuori dalla corsa alla sua successione la gran parte dei sindaci (la legge prevede che non possano essere candidati i primi cittadini con meno di 18 mesi di mandato davanti).

Un appuntamento che interessa soltanto gli amministratori (elezioni di secondo livello come da riforma Delrio), e di amministratori Fratelli d’Italia non ne ha molti sul territorio, ma che riveste un primo banco di prova per il nuovo metodo di lavoro e per verificare il reale appeal esercitato dal partito.

Prima delle elezioni i nomi dei possibili papabili alla poltrona di palazzo Muzio erano quelli di Maurizio Papini, sindaco di Traona e di Luca Della Bitta, primo cittadino di Chiavenna, l’unico ad avere già rivestito il ruolo e ad averlo fatto a titolo gratuito. A questi due, entrambi in quota Lega, potrebbe aggiungersi ora anche quello dello stesso De Stefani che ha già avuto una solida esperienza di assessore a palazzo Muzio. Lui prima ci ride sopra e poi aggiunge: «In politica non si può mai escludere nulla».

La priorità però resta il metodo.

«I primi passaggi saranno tra noi alleati - sostiene De Stefani -. Noi non vogliamo prevaricare nessuno, ma certamente neppure subire le scelte altrui. Le cose concertate sono sempre le migliori e portano vantaggi a tutti. E il nostro ruolo, quello che ci è stato riconosciuto dalle urne, è migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini. Dovremo definire le strategie e la politica per questa nostra provincia, per il suo futuro, partendo dal presupposto che noi di inciuci con la sinistra non ne faremo mai. Le poltrone vengono dopo».

Rafforzamento

Però ci sono anche quelle perché senza non si governa. E dunque il partito, oltre ad una più strutturata organizzazione interna, punta al rafforzamento della propria presenza nelle istituzioni.

In comune a Sondrio attualmente Fratelli d’Italia può contare sulla sola presenza di Simone Del Marco, tra l’altro nel Gruppo misto perché eletto con una delle liste di Provera. «Già prima delle elezioni - dice De Stefani - ci stavamo muovendo per presentare una lista che concorra alle prossime amministrative e ora con questo risultato esserci è un dovere».

Un rafforzamento della componente partitica della guida della città che sotto la guida del sindaco Marco Scaramellini (e resta da capire se si ricandiderà) finora ha visto un sostanziale equilibrio tra la componente civica e quella più strettamente politica legata alla Lega e solo marginalmente a Forza Italia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA