Val di Lei, due anni senza gli impianti. Ma c’è la conferma: saranno sostituiti

Madesimo La Skiarea ha ufficializzato la decisione anticipata nei giorni scorsi Funivia del Groppera e seggiovia saranno ferme per i lavori. «Pronti a investire 30 milioni»

Niente funivia del Groppera, niente seggiovia della Valle di Lei per i prossimi due anni. Arrivata la conferma ufficiale dopo l’ultimo consiglio di amministrazione di Skiarea Valchiavenna. Parte degli impianti del comprensorio rimarrà chiusa, e questa sicuramente non è una buona notizia, ma l’aspetto positivo per gli amanti dello sci è che viene confermata l’intenzione della società pubblico-privata di investire.

Al centro dell’impegno

«Il futuro della Skiarea Valchiavenna è strettamente legato con le prospettive dell’intero territorio e per questo è al centro dell’impegno della società e dei soci, degli enti del territorio, in primis la Comunità montana della Valchiavenna, insieme ai comuni interessati – ha spiegato in una nota diffusa ieri sera la società del presidente Mario Rotti -. Sul tavolo ci sono diversi progetti concreti di cui alcuni già in fase realizzativa. Innanzitutto il tema degli impianti legati all’area della Val di Lei. La società è impegnata nella fase relativa alla progettazione esecutiva per la sostituzione dei due impianti ovvero la funivia del Groppera e la seggiovia nella stessa Val di Lei. I due impianti sono ormai obsoleti e verranno sostituiti con moderne soluzioni all’avanguardia capaci di aumentare in modo significativo la portata oraria degli stessi ed in grado di garantire un maggiore utilizzo dell’area sciabile. L’investimento che la società si appresta ad affrontare, di circa 30 milioni di euro, è reso possibile grazie ad un contributo straordinario messo a disposizione da parte di Regione Lombardia per il tramite della Cm attraverso la sottoscrizione di un patto territoriale che trova la condivisione da parte dei comuni di Madesimo, Campodolcino e Piuro. Il percorso sarà attuato attraverso una procedura di partenariato pubblico-privato. Il tempo previsto per la realizzazione di questa iniziativa è stimato in due anni. Entro dicembre 2025».

La conseguenza è la chiusura già da dicembre di quest’anno: «A partire da questa stagione la funivia del Groppera non potrà essere utilizzata anche al fine di consentire l’avvio della sostituzione degli impianti».

Alti costi

Anche perché mantenere l’impianto in esercizio, come spiegato nei giorni scorsi, ha degli alti costi e delle difficoltà tecniche dovute proprio alla vetustà di un impianto che ormai ha 60 anni. Skiarea, infine, conferma la messa in esercizio del bacino di accumulo del Groppera: «Una importante novità per l’imminente stagione, che rappresenta un primo risultato concreto di ammodernamento dell’area è il fatto che si potrà contare su un sistema di innevamento programmato completamente rinnovato e integrato con il nuovo bacino di accumulo che consente di disporre di una scorta dedicata di 42mila metri cubi di acqua senza gravare sulle risorse idriche ordinarie».

Impianto che insieme ai 130 cannoni consentirà di avere tutte le piste innevate in 48-72 ore. Temperature permettendo, naturalmente. Il bacino è costato 4,9 milioni di euro con contributi di Cm, Provincia, Comune di Madesimo e Regione Lombardia.

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