Sci, ottima stagione. Presenze in aumento
anche dopo le feste

Bilancio Più 15 per cento di sciatori nelle varie stazioni. Grazie agli stranieri a Livigno bene anche il post Befana. Ok Bormio, S. Caterina e Madesimo (unico neo il vento)

Sono soddisfatti gli impiantisti della provincia di Sondrio, perché la prima parte della stagione invernale si è chiusa molto bene, con fino a + 15% di presenze sulle piste rispetto allo scorso anno e, cosa ancor più importante, non si nota quello stacco così marcato fra la fine delle festività e la ripresa dell’attività ordinaria.

Diecimila al giorno

La continuità è la dominante e anche dove il fisiologico calo del post Epifania si è prodotto, le prospettive per l’immediato futuro sono più che rosee con ampie prenotazioni dei biglietti emessi con tariffa dinamica, cioè a prezzo ridotto se acquistati, online, con anticipo.

«Abbiamo avuto un picco di primi accessi il 2 gennaio, con 12.600 sciatori in pista - assicura Giorgio Zini, presidente di Skipass Livigno, che riunisce le 13 società impianti del posto -, ma si sono mantenuti sui 10mila al giorno per tutte le festività. E anche ieri e l’altro ieri, i numeri sono calati di pochissimo, perché abbiamo avuto ancora sui 9mila primi ingressi al giorno».

«Cosa non usuale neppure per Livigno - prosegue - e, credo, da imputare al fatto che è presente una clientela di religione ortodossa, parecchi serbi, il cui Natale si è celebrato il 7 gennaio e che fanno la settimana da noi. Ma aggiungo che siamo partiti bene anche il 2 dicembre, con Skipassfree, per cui siamo sopra dell’8% rispetto alla presenze dello scorso anno».

E non può che migliorare, la situazione, nel Piccolo Tibet, considerato che l’ultima nevicata ha fatto salire a un metro e mezzo il livello della neve in paese.

«Le condizioni sono ottimali per un buon prosieguo di stagione tenuto conto che se la stazione è stata piena fino all’8, lavoriamo molto bene anche ora - conferma Marco Rocca, ad di Mottolino spa -. Come Mottolino, siamo sopra del 15% alle presenze dello scorso anno, ma, come sempre, i conti si fanno alla fine».

E di una stagione coi fiocchi parla anche Camillo Bertolini, responsabile marketing di Carosello 3000, impiantista che ha aperto i battenti il 18 novembre dello scorso anno.

Punta di diamante

«La stagione è super e Livigno si conferma la punta di diamante della Valtellina - arriva a dire - soprattutto per la sua internazionalità. Abbiamo turisti da Polonia, Slovacchia, Cechia, Ungheria e Slovenia con Skipassfree, ma, ora, non mancano svizzeri, tedeschi, danesi, belgi, svedesi, inglesi, irlandesi e sudafricani, con presenze anche da Lettonia, Estonia e Lituania».

Molto bene anche a Santa Caterina Valfurva, dove Beppe Bonseri, patròn della locale società impianti, sorride ad un ottimo avvio di stagione partita il 20 novembre con le prime gare e gli allenamenti delle squadre nazionali italiana, svizzera e austriaca.

«Siamo sopra di un 10% delle presenze in pista rispetto allo scorso anno - assicura Bonseri - con il picco raggiunto il 30 dicembre con 3.200 sciatori, mantenutisi sui 3mila anche il 2 e il 3 gennaio. Abbiamo 80 centimetri di neve in paese e due metri a quota 2.500, ma ci manca il collegamento con Bormio, quello che, solo, potrebbe fare davvero la differenza per creare un comprensorio unico».

E sorride anche Bormio, dove, tuttavia, come a Madesimo, la neve di venerdì, garanzia del prosieguo della stagione, ha fatto, però, fuggire buona parte dei turisti.

«Il 4 gennaio eravamo sopra l’8% in più sullo scorso anno, poi, siamo scesi al + 5%, però si parla sempre di un buon avvio di stagione - dice Fabio Giacomelli, responsabile marketing della Società impianti Bormio -, con un picco di 7.600 sciatori in pista il 3 gennaio».

«Anche oggi (ieri, ndr), comunque, abbiamo 2mila sciatori in pista - aggiunge - e le prenotazioni per i prossimi giorni sono il 30% in più di quelle dello scorso anno, con 120 centimetri di neve a quota 3000 e 75 centimetri a 2000».

Dall’altro capo della provincia, la Skiarea di Madesimo è andata alla grande fino al giorno 4, con più di 6mila ingressi il 1° gennaio e un picco di 7mila sciatori il 3 e il 4, poi, Eolo, ci ha messo lo zampino.

«L’avvio di stagione è stato ottimo, mentre all’Epifania siamo stati penalizzati dal vento - dice Marco Garbin, direttore della locale Skiarea -, per cui come presenze siamo in linea con lo scorso anno, con ottime prospettive, comunque, per i prossimi giorni».

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