La truffa questa volta riesce. Ma li fermano i carabinieri

Chiavenna Denunciata coppia campana: in un caso sottratti 19mila euro Il trucco è quello del falso incidente - Due i colpi sicuri a Morbegno e Chiesa

In meno di ventiquattro ore i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Sondrio e della Stazione di Morbegno hanno chiuso il cerchio attorno a una coppia di conviventi, di mezza età, residenti in Campania e già noti alle forze dell’ordine, autori di almeno due truffe accertate a danno di altrettanti anziani.

Per un complessivo di quasi 19mila euro in contanti sottratti, la maggior parte, a una sola vittima, mentre poche centinaia di euro sono state asportate a una seconda, oltre ad oggetti preziosi. Refurtiva che è stata posta sotto sequestro per la successiva restituzione ai legittimi proprietari.

Due persone anziane residenti a Morbegno e a Chiesa in Valmalenco che, il giorno prima, giovedì scorso, erano finiti nella rete ben tessuta dai due truffatori esperti, che, prima li avevano chiamati sul telefono fisso, qualificandosi come carabinieri, poi si erano presentati sulla soglia di casa delle vittime.

La modalità

«La truffa è sempre la stessa - dicono dal Comando Compagnia di Sondrio dei carabinieri -, cioè quella dell’incidente stradale occorso a figli o a nipoti. Nella fattispecie, i truffatori chiamano gli anziani e comunicano loro con apprensione e rapidità che il loro congiunto ha avuto un incidente stradale e che occorrono subito dei soldi per evitare che possa avere conseguenze di carattere penale o, peggio, finire in carcere. Quindi, giocando sull’emotività e sulla sensibilità delle persone, che farebbero di tutto per i loro figli e nipoti, stabiliscono un contatto, infarciscono il loro racconto di dettagli che lo fanno apparire veritiero ed entrano in casa. E, a quel punto, hanno gioco facile nel farsi consegnare denaro contante e gioielli».

Tant’è che in un caso sono riusciti a farsi dare quasi 19mila euro, anche se, poche ore dopo, hanno trovato i carabinieri, al varco, ad aspettarli.

Osservati speciali

Con ogni probabilità erano osservati speciali da alcuni giorni, perché un certo movimento di auto su e giù da Milano verso la Valtellina e la Valchiavenna era stato intercettato. E non si trattava di turisti. Ma di abili truffatori.

L’auto di cui si servivano era stata presa a noleggio a Milano, da dove la coppia proveniva, e si trattava di un’utilitaria, una Citroen bianca, i cui movimenti erano controllati e che i militari hanno inseguito, venerdì mattina, fino in centro a Chiavenna. Lì sono entrati in azione.

Hanno fermato la coppia, hanno perquisito l’auto, trovando subito, all’interno, oggetti in oro sottratti alle vittime delle truffe commesse il giorno prima, poi, in seguito alla perquisizione effettuata nel bed and breakfast di Milano dove erano alloggiati sono stati recuperati altri gioielli e 19mila euro circa in contanti.

I due malviventi sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per il reato di truffa in danno di anziani e il sospetto, anche se non vi è ancora la certezza, è che siano gli stessi che hanno effettuato più chiamate, nei giorni scorsi, in Valchiavenna e non solo, spacciandosi per carabinieri e chiedendo alle potenziali vittime di effettuare un sopralluogo nei pressi delle loro case per individuare petardi e fuochi d’artificio inesplosi e, in questo modo, arrivare a spillare di nuovo soldi agli anziani.

«L’invito che rivolgiamo alle vittime è di denunciare l’accaduto subito - dicono le forze dell’ordine - e di non avere paura o vergogna. Purtroppo può succedere a tutti di cadere in inganno, ma se la denuncia è tempestiva e le indagini partono immediatamente, anche gli esiti possono essere positivi».

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