Covid, 50 i ricoverati nei nostri ospedali
Raddoppiati in 7 giorni

Pandemia Trenta contagiati si trovano a Sondalo Gli altri, meno gravi, divisi tra Chiavenna e Morbegno

L’ennesima ondata Covid sta lasciando un segno profondo, in provincia di Sondrio, dove la pressione sugli ospedali è di nuovo in crescita.

Siamo passati dai 28 ricoverati di venerdì scorso, ai 50 di ieri dei quali 30 richiedono trattamenti specifici e sono in capo al centro Covid Morelli, mentre gli altri 20, se con sintomi lievi o in via di guarigione vengono ricoverati al presidio ospedaliero territoriale di Morbegno.

Coloro che non necessitano di aiuto nella respirazione rimangono isolati nei reparti degli ospedali di Sondrio e di Chiavenna in cui sono ricoverati per altre patologie.

Asst conferma di essere pronta ad allestire altri posti letto nel primo padiglione del Morelli, nel caso in cui si confermasse l’evoluzione negativa degli ultimi giorni, considerato che il dato degli accessi Covid di questa settimana, in ospedale, è molto alto, con 79 nuovi ricoveri, più di 10 al giorno, dei quali, 49, però, già dimessi.

Alto è, quindi, anche il turn over in corsia e questo è incoraggiante, ma va ricordato che da domenica a ieri i decessi, sono stati quattro per un complessivo di 725 morti per Covid da inizio pandemia, in provincia di Sondrio.

E altro aspetto da considerare in quanto molto impattante sull’attività ospedaliera, Covid e non Covid, è il forte incremento dei contagi che si rileva anche fra gli operatori, medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici.

L’esponenziale aumento dei contagi sul territorio si riverbera, quindi, anche sul personale degli ospedali e delle strutture residenziali, Rsa ed Rsd in primis, rendendo molto difficoltosa l’organizzazione dei servizi assistenziali.

Prudenza

«Non senza difficoltà - dichiara Tommaso Saporito, direttore generale di Asst Valtellina e Alto Lario -, grazie allo straordinario impegno del nostro personale, accogliamo tutti i pazienti fornendo loro le cure necessarie e organizzando la degenza su più ospedali.

«Rinnoviamo tuttavia l’invito ai cittadini - aggiunge - ad usare la massima prudenza per proteggere dal contagio se stessi e soprattutto chi già affetto da altre patologie, potrebbe subire gravi conseguenze».

Emblematico il dato del contagio di ieri, con il bollettino regionale che indicava in 347 i positivi in provincia di Sondrio, più di quelli di Lodi, 178, di Cremona, 255, e di Lecco, 328.

Del resto da giorni la nostra provincia è fra le prime in Italia per incidenza del contagio in sette giorni su 100mila abitanti.

Ieri eravamo terzi con 873 casi subito dopo Vicenza, 893, e Biella, 980.

Sempre molto alto il dato quotidiano del contagio di Sondrio, con anche ieri 64 nuovi positivi, numero identico a quello dell’altro ieri, mentre, mercoledì, erano, addirittura, 72.

Pari a 31 anche i casi a Morbegno, 18, ancora, a Grosio, 16 a Berbenno, 14 a Chiavenna, 12 a Talamona, 10 a Tirano, mentre, Dubino, ieri, ha superato la soglia del 40% per impatto del Covid sulla popolazione residente da inizio pandemia. Sopra questa soglia solo Grosio, al 43,73%.

Superata quota 61mila, invece, come casi totali, 61.335, e prossimi ai 1.500 anche i casi attivi totali, in provincia di Sondrio, perché il bollettino dell’Ats della Montagna emesso ieri, ma riferito alla mezzanotte del 5 ottobre, ne indica 1.468 sui 1.176 di lunedì.

Il contagio, quindi, galoppa, ma a fare da contraltare è una ripresa delle prenotazioni di quarte dosi.

«Le richieste stanno aumentando - osservano da Asst - e da oggi gli over 60, potranno richiedere, al momento della somministrazione negli hub vaccinali, anche l’antinfluenzale».

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