Code fisse sulle statali fin dal mattino. Due ore e un quarto da Tirano a Sondrio

Giorni pesanti Delirio in uscita dalla Valtellina, anche se il caos ha riguardato anche gli ingressi. Un caos preventivato dalle Polizie locali che non impedito di scatenare accese proteste sul web

Per i comandanti delle Polizie locali associate della nostra provincia il boom di traffico in uscita, ma anche in entrata, dalla Valtellina e dalla Valchiavenna, nella giornata di ieri, era ampiamente atteso. Con i disagi e gli incolonnamenti del caso.

Forse non era del tutto prevedibile che già a metà mattina il flusso divenisse incessante, fino ad imbottigliarsi, al solito, irrimediabilmente, fra i comuni di Mazzo e Lovero e il Campone di Tirano. Che per coloro che scendono da Livigno e dal comprensorio sciistico dell’Alta Valtellina costituisce il primo scoglio che si incontra nel percorrere la lunga valle dell’Adda.

Un lungo serpentone

In pratica da metà mattina fino a ieri sera è stato un serpentone unico di auto in discesa da Mazzo fino al Campone e, poi, dal Campone colonna quasi fissa fino a Sondrio e da lì, ancora, altra colonna fissa fino alla variante di Morbegno della nuova statale 38. Ieri sera, invece, sulla superstrada 36, nella zona di Bellano, il traffico era sostenuto, ma scorrevole.

Ed è stata gara, sui social, a riferire ore e minuti di percorrenza dei tratti di 38, senza dire della 36 dello Spluga fra Madesimo e Chiavenna e della 37 del Maloja, perché anche su queste direttrici è stato un flusso continuo di auto fin dal mattino di ieri.

«Sono partita alle 11 da Livigno per arrivare a Sondrio alle 14.30 - ha scritto ieri su Info viabilità Valtellina Lucy Bosio - e non per turismo». E, ancora, «ho impiegato un’ora e mezza per percorrere il tratto da Valchiosa al Campone di Tirano», gli ha fatto eco Fabio Orvieto, sempre in transito nel pomeriggio di ieri. Un’ora e mezza ha impiegato Angela Ronzi per raggiungere Villa di Tirano da Mazzo ieri alle 14. E sempre nel pomeriggio di ieri, ben due ore un quarto ci ha messo un sondriese per raggiungere il capoluogo da Tirano.

«Purtroppo era da mettere in conto - afferma Fabio Della Bona, comandante della Polizia locale associata di Tirano -. È stata coda fissa dalle 10 sul Campone e con intasamenti sulla Panoramica e su tutte le strade laterali. Tra l’altro ci sono stati anche un incidente a Bianzone e uno a Teglio, sulla 38, entrambi assolutamente non gravi, ma tali da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine e andare, così, a rallentare il traffico già ingolfato. Tra l’altro Tirano oggi (ieri per chi legge, ndr) era satura di persone, turisti, come mai forse si è visto. Siamo usciti per sistemare una buca sul marciapiedi, in viale Italia, nel pomeriggio, e non ci si muoveva. Persino zone come piazza Cavour, solitamente spente, erano zeppe di turisti che trascinavano i loro trolley. Credo che Tirano in questi giorni abbia proprio fatto il pieno di turisti. E devo dire che, nel complesso, è andato anche tutto bene, non si sono avuti, al momento, grossi problemi o incidenti».

In tangenziale a Sondrio

Coda fissa nel pomeriggio-sera anche in tangenziale a Sondrio, conferma il comandante della Polizia locale Mauro Bradanini, «mentre le vie interne alla città sono del tutto transitabili - ci ha riferito - e anche sulla provinciale per la Valmalenco il traffico è scorrevole. In uscita da Sondrio, come sempre, si crea un tappo incredibile di veicoli».

Sgombra dalle auto Morbegno centro, non così la nuova variante, e gran movimento in Valchiavenna e a Chiavenna, fra viale Maloggia e via Consoli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA