Autovelox non omologati, pronta la class action: «Tanti apparecchi potrebbero non essere a norma»

Il Tribunale di Sondrio gli ha dato ragione, la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza il 19 aprile scorso in cui sancisce che gli autovelox utilizzati per rilevare e contestare la velocità agli automobilisti devono essere omologati e non solo approvati, e, ora, l’associazione nazionale “Migliore tutela” che ha in Franco Esposito il suo referente provinciale, intende avviare una class action contro il Comune di Verceia reo di avere installato e messo in funzione due Velobox fra i chilometri 101 e 104 della statale 36 dello Spluga che attraversa il paese.

«In ragione della recente ordinanza della Cassazione - dice Esposito - la maggior parte degli apparecchi installati in Italia potrebbero non avere i requisiti richiesti dalla legge e questo getta un’ombra sulle contravvenzioni elevate agli automobilisti». Che, in passato, sapendo del suo impegno in argomento, si erano rivolti a lui dopo essere stati sanzionati proprio a Verceia. Di qui l’attenzione rivolta, in particolare, a questo Comune con l’interessamento di Esposito, prima in Prefettura, poi, presso Anas, quindi, non ottenendo soddisfazione, con la presentazione di un dettagliato esposto in Procura datato 8 marzo 2022 e la presentazione di ricorsi al giudice di pace sia per la prima multa comminata all’amico incappato nel Velobox di Verceia sia per successivi altri quattro sanzionati.

Le cose sono andate per le lunghe, con rinvii su rinvii, ma, alla fine, la magistratura sondriese ha accolto i ricorsi. «La sentenza del tribunale di Sondrio che aveva dato torto al Comune ha persino anticipato l’ordinanza della Cassazione - affermano da Migliore Tutela in un comunicato stampa diffuso pochi giorni fa - e il sindaco del posto, subito dopo la sentenza del tribunale di Sondrio ha preannunciato il ricorso in Cassazione, scelta che però, oggi, potrebbe apparire assai poco oculata».

Da noi contattato il sindaco di Verceia, Flavio Oregioni, ha riferito di non voler intervenire sul tema, almeno in questa fase, nella quale il referente del sodalizio di tutela dei consumatori per la provincia di Sondrio, Franco Esposito, invita tutti coloro che sono stati sanzionati dall’autovelox a Verceia a contattarlo per predisporre una class action.

«Alcuni degli automobilisti multati, infatti - dicono dal sodalizio - chiedono di potersi unire e avviare un’azione collettiva contro il Comune da fare valere in ogni sede e non è neppure un caso che il compartimento di Polizia stradale della Lombardia abbia sospeso ogni utilizzo dell’autovelox».

Sempre da Migliore Tutela precisano che per segnalare il proprio interesse ad un’azione collettiva contro il Comune di Verceia nel caso specifico può essere inviata una email a [email protected].

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