Turismo La neve c’è già: al lavoro sulle piste

Prospettive Il maltempo ha avuto almeno un effetto positivo: la previsione è di aprire comunque in dicembre. Nelle principali località caduti almeno 30 centimetri a Bormio, Livigno e Santa Caterina avviati i cannoni

Il maltempo sta mettendo alla prova la tenuta del nostro territorio, a causa delle falde acquifere in innalzamento e del dilavamento in atto dei versanti, ma c’è anche un rovescio della medaglia. È arrivata la neve, abbondante in quota, lì a strizzare l’occhiolino agli impiantisti e a stuzzicare gli appassionati degli sport invernali.

Gli impiantisti già si stanno attivando nel mettere a punto il parco piste, tant’è che proprio nelle notti di giovedì e di venerdì sono stati azionati i cannoni sparaneve a Bormio, Livigno e a Santa Caterina Valfurva. Inoltre si sta lavorando con i cingolati per assestare il manto. Gli appassionati, invece, stanno prenotando gli stagionali offerti con sconti fino al 30%, su un tariffario però ritoccato al rialzo: in media dell’8-10% per i giornalieri e del 4% per gli stagionali.

Scadenze

Nessuno, tuttavia, si sbilancia in vista di una possibile apertura anticipata della stagione invernale, fissata fra il 1° e il 3 dicembre in tutte le località sciistiche maggiori, anche se un andamento simile del meteo, con neve naturale e basse temperature, è l’ideale per partire in pompa magna.

«Sicuramente si tratta di nevicate beneauguranti per la prossima stagione la cui partenza è fissata da noi al 1° dicembre - dice Marco Garbin, direttore della Skirarea Valchiavenna -. Dopodiché, avere già ora 20-30 centimetri di neve in paese, 20 a Cima Sole e 80-100 sopra i 2.700 metri non è male. Quote neve destinate ad aumentare, perché dovrebbe nevicare anche oggi, per cui siamo in pieno autunno. A breve partiremo anche con la neve artificiale e l’assestamento piste in modo da essere pronti per il 1° dicembre. Poi, se dovessero esserci le condizioni per aprire prima, lo faremo. Ma non penso a grandi anticipi, magari di una settimana».

Partenza il 1° dicembre anche per la Sib, Società impianti Bormio, che ha già iniziato a sparare neve giovedì notte e che conta più di 50 centimetri di coltre bianca a Bormio 3000, 20 più sotto e altri sono destinati ad aggiungersene.

«È di buon auspicio - dice Fabio Giacomelli, responsabile marketing e comunicazione della Sib - anche se per ora procediamo come da programma e ci concentriamo sui nuovi allestimenti in corso a Bormio 2000 fra rinnovo dei campi scuola, con una vasta area dedicata ai principianti, e la realizzazione di un nuovo snow park per amanti del freestyle con due linee per principianti e intermedi. Oga San Colombano, invece, aprirà il 22 dicembre».

Si guarda all’apertura del 2 dicembre anche a Santa Caterina Valfurva «dove abbiamo dai 50 ai 60 centimetri dai 2.400 in su e fino a 80 a quota 3.000 - assicura Beppe Bonseri, ad di Santa Caterina impianti - ma non abbastanza per sciare nella parte bassa. Abbiamo azionato i cannoni nella notte di sabato, ma prima di poter avere un dominio sciabile per intero ce ne vuole».

Certo, le temperatura per fare neve artificiale ci sono, tenuto conto che ieri mattina a Livigno paese il termometro segnava - 12 gradi.

Inverno

«Il clima è invernale - assicura Marco Rocca, ad di Mottolino spa - e infatti abbiamo cominciato a sparare neve stanotte (ieri, nda) alle quote alte, però non stiamo lavorando a un’apertura anticipata. Noi puntiamo a farci trovare pronti per il 3 dicembre e non manca neanche molto. Siamo sui 30 centimetri in paese e sui 60 in quota, ma anche se avere neve naturale è un ottimo viatico non basta. Le piste vanno preparate, e ciò richiede un gran lavoro. Dopodiché non è detto che qualcuno apra prima per permettere ad atleti e squadre di allenarsi».

Carosello 3000 punta al 2 dicembre, Sitas resta ferma al 3, per ora, «perché magari riusciamo anche ad anticipare, vediamo», ci dicono dalla società impianti di Giovanni Cusini.

Mentre ad Aprica Domenico Cioccarelli per ora è costretto a concentrarsi di più sulla pioggia, che gli sta scombinando tutti i piani, che sulla neve.

«Dobbiamo fare triplo lavoro per ultimare i lavori alla cabinovia ed è veramente dura - dice - per ora sono concentrato qui, e penso che l’apertura della stagione resterà fissata al 2 dicembre». Si parte il 1° dicembre, infine, al Palù, in Valmalenco, e il 3 a Pescegallo, in Val Gerola, dove la neve è arrivata «ma anche il vento», dice il presidente Fupes Fabio Mattarelli.

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