Titti, la signora gentile
che salva i gattini
Ora cresce cinque cani

Poggiridenti Tiziana Marveggio: «Mi rende felice occuparmi di Balto, Zack, Tommy, Stella e Pepe». Anche una pagina instagram fatta dalla nipote

Per il popolo di Instagram dove è sbarcata a gennaio con la pagina “Puppiesmom23100” Tiziana Marveggio è una novità. Non lo è invece per chi frequenta la sezione provinciale dell’Enpa Titti, come la chiamano in tanti con affetto, dove è un volto conosciuto.

Trovatelli

Una volontaria in prima linea, che dal 2017 dedica il suo tempo libero alla Struttura zoofila di Busteggia e ai trovatelli che vi sono ospiti.

Forse però parecchi non sanno, che lei è a tutti gli effetti una balia di animali, come testimoniano le immagini postate sul social media da sua figlia Verdiana, che ha voluto dare luce al grande amore che Titti ha per le bestiole abbandonate a pochi giorni dalla nascita senza la mamma.

Una figura quella della balia che spesso si rivela fondamentale per la salvezza di tanti cuccioli. Gli ultimi in ordine cronologico di cui Titti si sta prendendo cura tra le mura di casa sua sono cinque cucciolotti di cane. Meticci abbandonati a un paio di giorni dal parto in provincia di Como. Quattro maschi e una femmina. Si chiamano, così li ha “battezzati” Titti, Balto, Zack, Tommy, Stella e Pepe.

Una bella storia quella di questi cinque vispi musetti, iniziata male ma con un lieto fine: «Ho allattato e svezzato almeno una trentina di micetti sinora - racconta Titti, 59 anni, balia a mano (così si dice in gergo) dal periodo del Covid -, ma questa è in assoluto la prima volta che mi prendo cura di cani. Sono esperienze uniche, che mi rendono tanto felice. C’è chi va cercando la felicità in ogni dove, mentre io la trovo ogni giorno semplicemente facendo questo».

Era fine dicembre, quando ad Albese con Cassano in un cartone «senza neanche il coperchio» Balto, Zack, Tommy, Stella e Pepe sono stati trovati da Marco Marelli, presidente della sezione Enpa di Como, che si è subito attivato per trovare una balia.

«Ho letto il suo appello e l’ho contattato immediatamente, anche se non lo conoscevo di persona». Marelli è arrivato a Poggiridenti, dove Titti abita con la famiglia, con i cinque cuccioli: «Avevano ancora gli occhietti chiusi... adorabili», ma indifesi.

Allattati con il biberon

Non si è persa d’animo e ha iniziato allattandoli uno ad uno con il biberon. Di giorno e di notte, ogni due ore, perché è così che bisogna fare con i cuccioli appena nati.

Hanno bisogno di tante cure, impegno e di un ambiente caldo, il più possibile sterile, isolato da altri animali. «Devono ricevere le poppate di latte specifico per piccoli animali ogni due ora circa del giorno e della notte». Ora le cinque bestiole hanno cominciato a mangiare le pappe: «Li sto svezzando. Mi seguono ovunque, sono legatissimi a me. Giochiamo insieme», proprio come se fosse la loro vera mamma. Ma evidentemente il prendersi cura di chi è appena nato è proprio scritto nel dna di Titti, ostetrica in pensione dopo aver lavorato per anni all’ospedale di Sondrio.

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