Sottopasso di via Stelvio a Sondrio,
un’opera e molteplici vantaggi

Ricucire il tessuto urbano di una zona che si è sviluppata senza troppi servizi e garantire una rete di percorsi di mobilità dolce aumentando la sicurezza e la qualità della vita dei residenti e di tutti i sondriesi in generale

Ricucire il tessuto urbano di una zona che si è sviluppata senza troppi servizi e garantire una rete di percorsi di mobilità dolce aumentando la sicurezza e la qualità della vita dei residenti e di tutti i sondriesi in generale. Un’opera, il sottopasso di via Stelvio, dunque, molteplici vantaggi.

Con l’avvio dei lavori del tunnel ciclopedonale tra le vie Donegani e Teglio, all’ingresso est di Sondrio, previsto per lunedì e il cui termine è indicato all’inizio del prossimo anno, l’amministrazione dà concretezza a un progetto destinato a unire i due lembi di quella parte della città attualmente divisi dalla linea ferroviaria, oltre che da una strada - la via Stelvio - particolarmente trafficata. «Il sottopasso è innanzitutto un’opera utile ai residenti della popolosa zona al di là della ferrovia che avranno a disposizione un collegamento comodo e protetto con il resto della città, con il liceo scientifico Donegani, il cimitero e l’ospedale – spiega il sindaco, Marco Scaramellini - . Allo stesso modo, ne beneficeranno anche i cittadini che dalla parte nord vorranno raggiungere la zona dell’Agneda e il Sentiero Valtellina, completando l’anello ciclopedonale cittadino. Un progetto che riteniamo strategico per l’intera città poiché aggiunge un attraversamento della vecchia statale e della ferrovia per pedoni, ciclisti e persone con difficoltà motorie, con impatto ambientale quasi azzerato».

L’infrastruttura, progettata dall’ingegner Simone Marchesini, lunga 29 metri nel tratto interrato, larga due metri e mezzo e alta due metri e mezzo, prevede un ingresso da via Donegani, mediante una rampa e una scala, e l’altro in via Teglio, attraverso una rampa. Sarà rivestito internamente con listelli di legno per richiamare i sottopassi già esistenti. «Le rampe e il sottopasso spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Simone Del Marco - sono pavimentati in asfalto con un idoneo apparato illuminante. È inoltre prevista l’installazione di un sistema di raccolta delle acque e di apparecchiature per il pompaggio delle acque meteoriche. D’intesa con l’Ufficio tecnico comunale e l’impresa esecutrice è stato definito un cronoprogramma dei lavori che limiti allo stretto necessario le chiusure al traffico per ridurre i disagi ai residenti, alle attività presenti e a chi transita nella zona».

Da lunedì rimarrà chiusa soltanto la via Donegani, ma già il mese prossimo, quando la via Stelvio sarà interessata dallo scavo e dalla posa dei manufatti, il traffico sarà interrotto per alcuni giorni. Più precisamente, da lunedì sarà istituita la temporanea limitazione alla circolazione e alla sosta in via Donegani, nel tratto compreso tra le vie Gianoli e Stelvio, dove sarà consentito il transito nei due sensi di marcia ai veicoli del solo personale del liceo scientifico per l’accesso e l’uscita dall’area interna del plesso e il divieto di circolazione sulla pista ciclopedonale di via Stelvio, nel tratto compreso fra via Donegani e via Pedranzini.

Il progetto del sottopasso ciclopedonale, che comporta una spesa di 1,78 milioni di euro, è inserito nel più ampio piano di rigenerazione urbana che cambierà volto all’area ex Enel, tra le vie Nani ed Europa, finanziato sul bando Pinqua, il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, interamente finanziato con fondi del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Pnrr e con altri contributi per un totale di 18,9 milioni di euro. Un intervento ampio e diversificato per trasformare un’area dismessa e degradata che negli anni recenti ha conosciuto una grande espansione abitativa, in un luogo attrattivo e inclusivo che integra le funzioni residenziale e commerciale con quelle sociali.

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