Omicidio di Poggiridenti, si attendono gli esiti degli esami tossicologici di Iannello

Il giovane ha riferito di aver assunto funghi allucinogeni prima di uccidere lo zio. Gli avvocati potrebbero richiedere la perizia psichiatrica. L’istituto di medicina legale di Pavia effettuerà l’autopsia su Conforto

Sono attesi in queste ore gli esiti degli esami tossicologici effettuati sabato sera a Luca Iannello, il 24enne sondriese e domiciliato a Poggiridenti reo confesso dell’omicidio dello zio materno, Davide Conforto, 62 anni, ucciso a coltellate nella sua casa in via Masoni. Si tratta di test fondamentali per poter verificare il racconto fatto ai carabinieri dopo essersi costituito. Agli investigatori il giovane ha infatti detto di aver assunto funghi allucinogeni quella mattina e che era sotto l’effetto della pesante sostanza stupefacente al momento del delitto.

Mercoledì mattina la Procura ha conferito l’incarico all’anatomopatologo Luca Tajana dell’Istituto di medicina legale di Pavia per effettuare l’autopsia sul corpo di Conforto presso l’obitorio dell’ospedale di Sondrio. Alcune informazioni sul delitto, però, le ha già date la ricognizione cadaverica effettuata quasi immediatamente e che ha evidenziato tre coltellate sul corpo di Conforto, due all’addome ed una lungo la gola, oltre ad evidenti segni di strangolamento. Il nipote non presentava, invece, segni di colluttazione, ad eccezione di alcune ecchimosi sulle mani.

Iannello ora si trova in carcere a Sondrio, ma non si esclude che a breve possa essere trasferito in un’altra struttura, come spesso accade in casi così delicati. E potrebbe essere scelto un carcere in grado di ospitare pazienti con problematiche psichiatriche, come quello di Monza. E’ ancora presto per dirlo, ma la possibilità che gli avvocati di Luca Iannello decidano di richiedere una perizia psichiatrica, anche alla luce del consumo di sostanze stupefacenti e allucinogene che lui stesso ha ammesso, appare già ora piuttosto scontata.

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