Frana di Torre, confermate le fasce di transito

Chiusura della strada dalle 20 alle 7e apertura diurna a senso alternato

Fino al primo pomeriggio di ieri, l’ente Provincia non aveva adottato alcuna ordinanza restrittiva rispetto al transito sulla strada provinciale numero 15 diramazione A che collega Torre di Santa Maria a Spriana, passando per Marveggia, proprio perché voleva rifarsi alle indicazioni emerse nell’incontro plenario in Prefettura di lunedì, nel quale i tecnici si sono espressi circa la pericolosità del versante dal quale, sabato sera, si è staccato un masso di 20 metri cubi.

Emessa

Ieri, invece, l’ordinanza provinciale è stata emessa a prevede, come anticipato su queste stesse colonne, la chiusura della carrozzabile nelle ore notturne, dalle 20 alle 7 del mattino, dalla serata di ieri, e la sua apertura al transito a senso unico alternato in tre fasce orarie, ovvero, dalle 7 alle 9, dalle 12.30 alle 14, e dalle 18.30 alle 20.

Di notte, il transito sarà permesso solo ai mezzi di soccorso e di emergenza, previo contatto col sindaco di Spriana o un suo delegato, al numero 338.4955161, mentre, di giorno, entro le fasce stabilite, possono passare i veicoli mantenendosi a minimo 50 metri dal mezzo che li precede, senza sostare e fermarsi, mentre non si può passare a piedi o in bicicletta.

Passaggio che è, comunque, sempre subordinato al via libera del geologo incaricato il quale, insieme al personale addetto alla vigilanza, dovrà sempre garantire la sicurezza dei luoghi, perché a quota 1300 metri c’è ancora del materiale instabile che non è sceso, ma che potrebbe pure farlo.

Per cui la prudenza è dovuta e, del resto, è sempre stata garantita sin dai primi istanti post distacco.

Perché anche se la strada, formalmente, non è stata chiusa con ordinanza, in realtà, da subito, nella notte di sabato e domenica mattina, i passaggi sono stati ridotti all’osso, proprio per scongiurare ogni pericolo.

Protezione civile

La Protezione civile di Torre di Santa Maria, fino alle 22 di lunedì ha coperto tutti i turni di presidio sulle 24 ore, notte e giorno, con uno sforzo immane, posizionando due volontari a Tornadù per controllare a vista il versante opposto, ed avvisare i volontari movieri situati a ridosso della strada, di ogni movimento sul versante.

Dopodiché, da ieri, in supporto ai volontari Ana di Torre, sono giunti anche i colleghi della Protezione civile provinciale guidata da Luciano Speziale.

«Abbiamo allestito tre presidi, con gazebo riscaldati e con panche e sedie, presidiati da due volontari di Protezione civile ciascuno, per un totale di sei volontari che turnano ogni quattro ore, dalle 6.30 del mattino alle 20.30 - dice Speziale -. Uno a Tornadù, uno a Zarri e uno a Marveggia. Arriviamo mezz’ora prima dell’apertura della fascia di passaggio e andiamo via mezz’ora dopo perché ci vuole un momento ad attivare la postazione, scaldarla con i generatori e ad accendere il faro di profondità posizionato a Tornadù per illuminare la zona del distacco. Uno strumento sofisticato, acquistato dalla Provincia per 25mila euro, molto utile in queste situazioni. Andremo avanti con queste turnazioni diurne per due settimane e grande è la collaborazione dell’amministrazione di Torre che ci fornisce il combustibile per i generatori e fornisce panini e bibite ai volontari».

Non facili si annunciano, invece, le operazioni di disgaggio del versante, rinviate al post apertura della Prato-Spriana, oggi chiusa per lavori di cui è previsto il termine in 15 giorni.

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