Corso per infermieri, a Faedo l’open day fa il pieno

L’interesse per il corso di laurea in Infermieristica di Milano-Bicocca, sede di Faedo Valtellino, è sempre più alto a giudicare dalla partecipazione all’open day di maggio che, negli anni post Covid, è stato frequentato da molti aspiranti corsisti.

L’aula dedicata all’accoglienza dei medesimi, infatti, al piano terra della sede del corso di Faedo, non è mai stata così piena come negli ultimi anni, anche se, accanto alle potenziali prossime matricole, ieri pomeriggio erano presenti parecchie mamme.

Lì ad accompagnare soprattutto le figlie o i figli più giovani, prossimi al diploma, a questo percorso di orientamento di anno in anno sempre più strutturato ed efficace.

«Abbiamo avuto una buona partecipazione con una iscrizione all’open day di 25 persone - dice Carmela Ongaro , coordinatrice didattica del corso di laura di Faedo, che ieri ha introdotto al medesimo i presenti -. Poi c’è chi è venuto accompagnato dai genitori, ma l’interesse resta tanto, molte le domande poste, per cui possiamo parlare di un riscontro molto positivo. Dallo scorso anno accademico abbiamo 60 posti a disposizione, penso che si manterranno tali anche per l’anno a venire, e confido nel fatto che si possa riempirli tutti».

Ongaro, da anni al coordinamento didattico del corso, affiancata dai tutor Antonietta Quetti , del primo anno, Davide Contestabile, del secondo, e Grazia Spagnolo , del terzo, ci crede e ha invitato gli aspiranti corsisti sia a passare in rassegna il sito dell’Università di Milano-Bicocca per intercettare quanto prima la data del test di ammissione, non ancora pubblicata, sia a prepararsi al meglio.

«Noi, in sede di iscrizione all’open day prendiamo i riferimenti dei partecipanti in modo da stabilire un contatto, senza impegno, anche per le settimane successive e comunicare loro, ad esempio, la data del test di ammissione che solitamente è a settembre e si svolge a Milano - dice Ongaro -. Ma quest’anno c’è anche questa importante novità, rappresentata dal corso di preparazione al test universitario, messo a punto dall’Ordine delle professioni infermieristiche della provincia di Sondrio per il tramite del centro di formazione Forma Mentis. Credo sia un passaggio davvero importante, per cui invito gli interessati a considerare l’opportunità di seguire anche questo corso, così da non avere problemi in sede di partecipazione al test».

Temuto, perché si tratta pur sempre di 60 quesiti con cinque opzioni di risposta che occorre completare in 100 minuti. Evitando di sbagliare perché per ogni risposta sbagliata c’è una penalizzazione di 0,40 punti, per cui, in caso di dubbio, è preferibile non rispondere.

Quanto al corso, sempre Ongaro, ha chiarito essere triennale per un totale di 180 crediti formativi universitari «tenendo presente che ciascun credito corrisponde ad un impegno di 30 ore per studente - ha detto la coordinatrice -, per cui occorre studiare parecchio e occorre anche garantire una presenza alle lezioni in sede pari ad almeno il 70% del totale. Mentre il tirocinio ospedaliero deve essere svolto in presenza al 100%».

Poi ci sono lezioni in presenza, con i professori fisicamente in sede, a Faedo, e lezioni in teledidattica, in collegamento con la sede di Monza, che possono essere riviste anche successivamente, però, ai fini del computo della percentuale di presenza vale quella dello studente al momento del varo della lezione.

Presente all’open day anche Andrea Viviani , infermieri in Cure palliative a Sondalo e storico tutor dei tirocinanti al Morelli, che li ha spronati a crederci e a dare il massimo, e presenti anche gli studenti del secondo e del terzo anno di corso che hanno accompagnato gli aspiranti corsisti nella visita della sede. Che è piaciuta a tutti.

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