Allerta Torreggio. Notte da brividi
poi torna la calma

Torre Santa Maria Fortunatamente ha nevicato in alto. Altro intervento per una frana sulla strada verso Primolo

«Ringraziamo la Prefettura e, in primis, il prefetto Roberto Bolognesi, per essersi subito mobilitato, per averci raggiunti qui a Torre di Santa Maria, e aver voluto prendere visione diretta della situazione. Per noi sindaci questa vicinanza è una grande cosa. Sapere che le istituzioni sono al nostro fianco fa enormemente la differenza».

Tra le 2 e le 3 di notte

A dirlo Giovanni Gianotti, sindaco di Torre di Santa Maria, che, nella notte fra venerdì e sabato, fra le 2 e le 3, ha ricevuto un’allerta Torreggio dalla sala operativa della Protezione civile della Lombardia per rischio idrogeologico moderato conseguente alle piogge insistenti avvenute nella giornata di venerdì, nella serata e nella notte.

«Che, fortunatamente, nella parte alta dell’asta del Torreggio si sono tramutate in neve - osserva Gianotti -, diversamente ora sarei e saremmo tutti molto più preoccupati».

Col passare delle ore infatti e con l’attenuarsi del maltempo, l’emergenza è via via rientrata fino al messaggio di cessato allarme giunto al primo cittadino di Torre alle 17.30 di ieri. «Due minuti prima che ci sentissimo al telefono - ci ha detto, sollevato, Gianotti - mi è giunto il messaggio dalla centrale operativa della Protezione civile lombarda di cessato allarme, anche se, va ricordato che di rischio moderato, comunque, si trattava. Però, in questi cinque anni di mandato da sindaco, non mi era mai capitato di dovermi attivare per un “rischio Torreggio” per cui mi sono preoccupato perché tutti noi sappiamo bene cosa può accadere quando il Torreggio “rompe gli argini”. Era accaduto nell’87 ed era stato tremendo. Non avevamo avuto morti, ma il territorio era uscito devastato da quella inondazione, per questo, questa mattina (ieri, nda), vedere il prefetto qui, in mezzo a noi, mi ha fatto ed ha fatto a tutti molto piacere, e lo ringraziamo ancora»

Il Centro operativo

Subito, una volta ricevuto l’allarme, il sindaco di Torre ha attivato il Centro operativo comunale di Protezione civile avvisando tutti gli interlocutori di quanto stava accadendo ed avviando un monitoraggio anche fisico, sull’asta del Torreggio.

«Poi, poco prima delle 10 di ieri ci hanno chiamati dalla Prefettura per dirci che il prefetto intendeva salire e visionare di persona la zona, anche per conoscere sempre più il territorio - dice Gianotti -, per cui, poco dopo, con il prefetto Bolognesi, il suo vicario Bruno Togno, i tecnici di Arpa Lombardia, i carabinieri di Sondrio, i vigili del fuoco volontari di Chiesa in Valmalenco, e i volontari della Protezione civile locale, siamo saliti verso la zona clou del Torreggio, anche se a complicare il tutto è stato uno smottamento sceso poco prima a Ciappanico sulla strada agro silvo pastorale che conduce al Torreggio».

È rimasto nel suo letto

Al quale si sono adoperati i vigili del fuoco e la Protezione civile, mentre il resto della delegazione ha aggirato i detriti e il fango compiendo gli ultimi 500 metri a piedi. Per sincerarsi del fatto che il Torreggio, pur fragoroso, era nel suo letto.

Tant’è che nonostante la massa d’acqua scesa e rilevata dai pluviometri di Arpa Lombardia, l’allerta è rientrata senza conseguenze per un territorio come quello di Torre, insieme forte e fragile. Non c’è stato bisogno di evacuare nessuno, tenuto conto che in caso di un aumento del livello di allerta, sarebbe stato necessario sgombrare il paese intero.

Nel primo mattino di ieri, poi, un altro intervento in urgenza si è reso necessario in alta Valmalenco, intorno ai 1200 metri di quota, lungo la strada per Primolo. Lì, intorno alle 6.30, si è verificato uno smottamento con una colata di fango e di acqua dal versante che ha invaso la carrozzabile. Nessuno transitava in quel momento e a lanciare l’allarme è stata la titolare di un’azienda ovicaprina del posto, Sabrina Nana, intenta a raggiungere la propria stalla per governare gli animali. Si è trovata con questa massa di fango in strada ed ha avvisato le forze dell’ordine.

Subito sono sopraggiunti i Vigili del fuoco volontari di Chiesa in Valmalenco, guidati da Egidio Pedrotti, che, nel giro di poche ore, hanno ripulito e messo in sicurezza il tracciato. Intorno alle 10.30 già tornato transitabile.

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