Strade paralizzate rientro da incubo
Code chilometriche

Contro esodo Due ore e venti minutì da Bormio a Tirano. Inversioni pericolose a U di due grossi camper. Nessun incidente ma rallentamenti per tutta la giornata

Due ore e venti minuti per percorrere 40 chilometri e arrivare da Bormio a Tirano; poi code e rallentamenti anche a Tirano, a Sondrio, allo svincolo del Tartano. Giornata da dimenticare quella di ieri sulla statale 38 dello Stelvio, e il contro esodo è iniziato già nella mattinata.

Inizio in salita

Già alle 11 di ieri le code sulla tangenziale di Sondrio erano evidenti a scendere verso Morbegno, e non mancavano episodi anche pericolosi. Abbiamo testimoniato, ad esempio, la manovra a dir poco azzardata di due grossi camper che, vista la coda infinita davanti a loro in tangenziale a Sondrio, all’altezza dello svincolo di via Vanoni hanno fatto inversione a U.

Ma sicuramente sono stati numerosi gli automobilisti che, trovandosi di fronte a code infinite, hanno deciso di effettuare manovre non consentite e spesso molto pericolose.

Fatto sta che il contro esodo turistico si è fatto sentire, eccome. I disagi alla viabilità in realtà sono iniziati già nei giorni scorsi, e sabato sono stati aggravati dal brutto incidente stradale avvenuto a Sondalo, che ha bloccato la statale 38 per alcune ore. Poi ieri i numerosi turisti giunti il giorno di Sant’Ambrogio e all’Immacolata nelle località sciistiche dell’Alta Valtellina hanno fatto rientro a casa, nel Lecchese e soprattutto nel Milanese, e ci si aspettava quindi un traffico particolarmente intenso a scendere.

Forse non ci si aspettava, però, che le code iniziassero già in mattinata per poi proseguire per tutto il giorno, fino a tarda sera.

Probabilmente i villeggianti hanno pensato di organizzare delle “partenze intelligenti”, e chi ha deciso di partire alla mattina presto avrà pensato, così, di evitare le code del rientro. Ma il ritorno è stato davvero “spalmato” durante la giornata e, per assurdo, code e rallentamenti si sono registrate dalla mattina e fino alla sera.

Il risultato è stato un traffico intenso costante, nessuno è riuscito ad evitare ingorghi e veri propri tappi nelle zone nevralgiche della viabilità valtellinese.

Rischio bis di Sondalo scampato

Se non altro, nonostante la grande presenza di veicoli sulla strada statale, non si sono registrati incidenti stradali, situazioni che, ovviamente, avrebbero potuto peggiorare una situazione già particolarmente delicata. Se, infatti, nella giornata di ieri avessimo avuto a che fare anche con un sinistro come quello avvenuto sabato pomeriggio a Sondalo, che ha comportato la chiusura della statale 38 per ore e problemi alla circolazione a salire fino a Livigno, i disagi sarebbero stati ulteriormente amplificati. E invece che impiegarci due ore e venti minuti per scendere da Bormio a Tirano, ci sarebbe voluto un tempo ancor più lungo.

Certo è, comunque, che questo primo test stagionale ha dato molte risposte e ci si interroga anche sulla “salute” della viabilità provinciale in vista dei Giochi olimpici del 2026, ormai alle porte.

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