Le nostre montagne star sotto i riflettori

Tv e turismo La prima puntata della nota trasmissione “Linea Bianca” sulla Rai ha fatto tappa in provincia. Focus sulla Valmalenco, col gruppo del Bernina, la Val Masino, le perle delle Valli del Bitto, Bema e Albaredo

Sono volati, i sessanta minuti che hanno tenuto incollati al televisore tantissimi spettatori della provincia di Sondrio e di quelle realtà in cui vivono i tanti turisti e villeggianti che le frequentano.

Guardia di finanza

Perché, ieri, alle 14, su Rai 1, protagoniste della prima puntata del 2024 di Linea Bianca, con Massimiliano Ossini, Giulia Capocchi, e con la partecipazione di Lino Zani, sono state le montagne della Valmalenco, nel gruppo del Bernina, e, poi, i “sassi” della Val Masino, ai piedi del Disgrazia, e, ancora, le perle delle Valli del Bitto, Bema ed Albaredo, e la fattoria 4.0 nella piana di Mantello, la “Fiorida” di Plinio Vanini, introdotta da sua figlia Viola.

Nessun riferimento pubblicitario viene fatto durante la trasmissione, per scelta redazionale, e questo riguarda tutti i programmi promozionali Rai, però, la Valtellina con le sue valli laterali è stata resa magnificamente da un superlativo Massimiliano Ossini che ha trovato spazio per inscenare persino uno spallone, intento a valicare il confine svizzero con le provviste in spalla. E, a tallonarlo, con costumi e armi d’epoca, i militari della Guardia di finanza impersonati da finanzieri veri.

Tre in tutto, guidati dal brigadiere Alberto Speziali, militare di punta del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Sondrio.

Un siparietto molto ben riuscito, introdotto in onore del 250° del corpo della Guardia di finanza che si celebra quest’anno, e anche in ragione dell’importanza che questo corpo ha sempre rivestito e tutt’ora riveste in terre di confine come la nostra.

E il Soccorso alpino della Guardia di finanza è stato protagonista anche su un altro scenario “caldo”, quello del ghiacciaio Fellaria, a Lanzada, in Alta Valmalenco, che Ossini ha raggiunto accompagnato da Alessia Guanella, comandante del Sagf di Madesimo, e da Andrea Toffaletti, del Servizio glaciologico lombardo che monitora il ritiro in atto del ghiacciaio.

Spazio, poi, alla lavorazione artigianale della pietra ollare con la fattura dei laveggi da parte di Nicola Bagiolo e Arianna Dell’Agostino, intervistati da Giulia Capocchi, con tanto di degustazione di polenta e costine al lavèc, quindi, di nuovo in alta quota, sul Sasso Bianco, 2.407 metri sul Bernina, per ammirare gli incredibili panorami della zona con il re di queste montagne, qual è la guida alpina di Chiesa in Valmalenco, Giancarlo Bianco Lenatti.

«Fly emotion»

Impossibile poi lasciare la valle del Mallero, prima di essere transitati dall’oasi faunistica “Casa di Bambi”, a Braciascia, dove si trova il megarecinto che custodisce il cervo Bambi e le sue due compagne, con Giovanni Del Zoppo, il suo fido amico, e Bogna Sudolka, dell’associazione, a fare da ciceroni.

Ma, come detto, c’è stato spazio anche per la stupenda Val di Mello, dove Ossini ha incontrato Cristiano Sassella, giovane attore valtellinese ne “Le otto montagne”, e per scoprire Fly emotion ad Albaredo e il museo etnografico che più non si può di Franco Chinaglia Passamonti e Bema, con Giulia Capocchi.

Quindi il focus sull’agricoltura d’avanguardia messa a punto a “La Fiorida”, e il pranzo a base di pizzoccheri a Chiuro, all’azienda agricola di Renato Folini.

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