
(Foto di archivio)
L’intervento Momenti concitati lunedì con un’auto in fuga sulla statale 38. Hanno tentato di reagire: arrestati due italiani di 45 e 50 anni dopo 10 km
Un inseguimento in pieno giorno lungo dieci chilometri, per un tratto anche in pieno centro abitato, con due uomini in fuga in auto, inseguiti da carabinieri e polizia a sirene spiegate.
È accaduto lunedì pomeriggio da Castione fino a Piateda, dove l’inseguimento ha avuto termine e dove i due fuggitivi sono stati arrestati: hanno 45 e 50 anni e sono entrambi residenti in provincia. Il reato contestato, in flagranza, è quello di resistenza a pubblico ufficiale.
Tutto ha avuto inizio all’altezza della rotonda di Castione Andevenno sulla statale 38, dove una pattuglia del nucleo Radiomobile dei carabinieri ha incrociato un’auto proveniente dalla Bassa Valle che, alla vista della “gazzella”, ha accelerato improvvisamente in direzione della tangenziale di Sondrio.
Una manovra che non poteva non insospettire i carabinieri, che hanno quindi deciso di inseguire la vettura, inserendo i dispositivi d’emergenza (luce blu intermittente e sirena).
Per tutta risposta, l’auto non ha rallentato, ma, anzi, ha proseguito la sua corsa ad alta velocità. Ha percorso tutta la tangenziale del capoluogo, quindi ha abbandonato la statale 38 per passare sulla provinciale, proseguendo sino a Piateda, dove i carabinieri hanno notato che dall’auto veniva lanciato un sacchettino verso i campi. Poco dopo, la pattuglia - alla quale si era aggiunta anche una della polizia - è riuscita a fermarli, sotto gli occhi di parecchi residenti. I due hanno cercato anche di scagliarsi contro i militari, nel tentativo di scappare
Dopo averli bloccati, i carabinieri hanno recuperato il sacchattino che avevano visto lanciare poco prima durante l’inseguimento: all’interno c’erano due grammi di cocaina.
È emerso, inoltre, che il conducente era sprovvisto della patente di guida, revocata lo scorso ottobre per omessa presentazione alla visita di revisione conseguente al consumo di droga.
I due uomini sono stati pertanto arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e trattenuti nelle camere di sicurezza del Comando provinciale carabinieri di Sondrio in attesa dell’udienza di convalida.
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