Vandalo nella collegiata
Tenta di sfondare la teca
e danneggia varie statue

Ha usato due angeli per cercare di sfondare il vetro del Beato Rusca, poi ha rovesciato Santa Rita

Sondrio

Amara sorpresa per i fedeli che ieri pomeriggio hanno raggiunto la collegiata dei Santi Gervasio e Protasio per partecipare alla Messa delle 18 e hanno trovato l’edificio chiuso a causa di atti vandalici perpetrati nelle ore precedenti. I sacerdoti hanno avvisato che la celebrazione non si sarebbe svolta: all’interno della chiesa erano al lavoro gli agenti della Polizia scientifica per i rilievi del caso.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, che trova riscontro nelle immagini delle telecamere della videosorveglianza cittadina, un uomo sarebbe entrato in collegiata tra le 14.20 e le 14.40. A scoprirli don Ferruccio Citterio. Proprio accanto all’altare ha notato diversi frammenti dei due angeli cerofori in legno che reggevano i ceri eucaristici rossi.

Quindi, la scoperta più amara: il vandalo probabilmente utilizzato i basamenti degli stessi angeli come ariete per tentare di sfondare il robusto vetro che, sotto l’altare, proteggeva le spoglie mortali del beato Nicolò Rusca.

A completare la lista dei danni anche il rovesciamento della statua in resina di Santa Rita da Cascia nella prima cappella laterale di destra, dedicata a Sant’Antonio.

Il vandalo, secondo quanto riferito dalla Questura - che ha potuto ricavare un fermo immagine dalla videosorveglianza -, sarebbe presumibilmente un cittadino extracomunitario.

Amareggiato per l’accaduto l’arciprete, don Christian Bricola. «Credo - riferisce - si tratti del dispetto di una persona che molto probabilmente ha dei problemi psichici».

Anche il vescovo monsignor Oscar Cantoni ha affermato di aver «appreso con dispiacere del danneggiamento nella collegiata di Sondrio, ad opera di una persona fragile. Restiamo uniti e preghiamo, chiedendo al beato Nicolò Rusca la sua vicinanza e la sua protezione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA