
Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 01 Settembre 2023
Vandali nella riserva, 15mila euro di danni
L’area Lungo l’Adda Distrutte quattro delle sei bacheche didattiche dedicate alla fauna nel bosco dei Bordighi. Cinzia Leusciatti (ente montano): «Mi piange il cuore, difficile reperire nuove risorse e intervenire in tempi brevi»
Letteralmente devastate e distrutte quattro delle sei bacheche didattiche dedicate alla fauna che popola il bosco dei Bordighi, prese di mira da vandali.
A fare la triste scoperta nella mattinata di ieri, le guardie ecologiche della Comunità montana di Sondrio, che gestisce l’area, unica riserva ripariale del territorio, che si estende su 47 ettari fra i comuni di Albosaggia, Faedo e Montagna, lungo il fiume Adda alle porte di Sondrio, a pochi passi dal Sentiero Valtellina, dove si possono riscontrare tipologie vegetazionali con un significativo grado di naturalità, né mancano entità d’elevato pregio floristico e faunistico.
Molto resistenti
«Non ci sono parole: un atto vandalico vergognoso - stigmatizza l’accaduto Cinzia Leusciatti, responsabile del settore Agricoltura dell’ente comprensoriale -. Hanno mandato in frantumi quattro delle sei bacheche didattiche della fauna, usando con ogni probabilità grosse pietre oppure un martello di grandi dimensioni, poiché questi espositori sono molto resistenti», realizzati in acciaio corten «protetti da un vetro spesso antisfondamento», posizionati all’interno della riserva un paio di anni fa. «Non si sono limitati a devastarle, rompendone il contenuto, ma le hanno anche lasciate aperte - incalza Leusciatti, davvero dispiaciuta per l’accaduto - e di conseguenza la pioggia le ha rovinate in maniera irreparabile all’interno». Ciò significa, che per ripararle «bisognerà rifarle ex novo, ma non è semplice né reperire le risorse - la stima è di 10-15mila euro di danni -, né intervenire in tempi brevi» per consentire alla ripresa delle lezioni scolastiche che gli alunni che intendono visitare con i loro insegnanti la riserva possano beneficiarne.
Oltre che da cittadini e da famiglie, il Bosco dei Bordighi è tra le mete privilegiate delle scolaresche. Basti dire che prima della pandemia «in media registravamo un migliaio di alunni l’anno». Numero, andato calando in epoca Covid, ma che adesso si sta riprendendo e «soprattutto nel fine settimana sono molte le famiglie che accompagnano i figli a visitare il Bosco in libertà».
Cioè in autonomia, senza una guida. Proprio per come sono state concepite, queste bacheche distrutte da mani ignote consentono di fare il tour alla scoperta della fauna anche senza un esperto, in quanto tutte le informazioni sono scritte sul “coperchio” superiore di ogni bacheca. In una di quelle distrutte c’erano le sagome delle impronte dei vari animali che vivono nella riserva, in un’altra «i noccioli per illustrare e far capire come li rompe ad esempio la volpe piuttosto che il ghiro o un topolino». In un’altra ancora «c’erano le finte ovature - prosegue Leusciatti - per distinguere quelle delle rane da quelle dei rospi».
In cerca di segnalazioni
È davvero avvilita Leusciatti: «Mi piange il cuore, poiché investiamo tante risorse, e non solo economiche, per migliorare e arricchire il nostro territorio, mentre qualcuno si diverte a distruggere, dimenticandosi che è patrimonio di tutti realizzato con soldi pubblici».
E conclude: «Se riusciamo a recuperare i fondi, le ricostruiremo, ma sicuramente non entro l’autunno. Saremo costretti a chiuderle a chiave a questo punto e si potranno vedere all’interno solo su prenotazione. Se qualcuno avesse notato qualcosa di insolito e sospetto o dovesse capire in futuro per favore lo segnali subito, anche alle forze dell’ordine».
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