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Sanità Il virus vero e proprio non è ancora arrivato. Dal 1° ottobre effettuate 17mila somministrazioni. Nolla (Ats): «Approfittatene, per voi e per i fragili»
Non è ancora tempo di influenza, ma di virus simil influenzali, quello sì. Imperversano. É stimato in 82mila il numero dei lombardi alle prese la scorsa settimana con raffreddore, tosse, mal di gola, dolori muscolari che sembrano influenzali, ma che non lo sono. Con un’incidenza di 7,6 casi per mille assistiti, che sale al 16,2 per mille nella fascia 0-4 anni.
Sono conseguenza del Rhinovirus, quello del raffreddore, in genere senza febbre, che è stato riscontrato nel 42,4% dei tamponi naso faringei inviati dai medici sentinella della rete di sorveglianza dell’influenza e delle sindromi simil influenzali Respivirnet in Lombardia. Mentre solo nell’1,6% dei tamponi inviati è stato riscontrato il virus influenzale, il cui picco è al di la da venire.
Il picco è atteso per la fine di dicembre e i primi giorni di gennaio, con febbre fino a 38 gradi, tosse, mal di gola e i classici dolori muscolari, e in molti si stanno attrezzando per aggirarlo. Lo stanno facendo sottoponendosi alla vaccinazione, fino ad oggi gratuita per gli over 60, per i bambini dai sei mesi ai 14 anni, per le donne in gravidanza e nel post partum e per tutti i soggetti fragili o immunocompromessi, così come per particolari categorie di lavoratori, mentre per tutti gli altri era a pagamento.
Era, perché da oggi, lunedì 20 novembre, tutti coloro che vogliono vaccinarsi contro l’influenza possono farlo gratuitamente sia rivolgendosi ai centri vaccinali pubblici di Asst Valtellina e Alto Lario, sia alle 14 farmacie vaccinatrici della provincia di Sondrio.
Ci si può consultare anche col proprio medico curante per sapere se ha ancora qualche dose a disposizione. Quel che è certo è che la campagna vaccinale è aperta a tutti: in farmacia non si paga nulla, né i 18,92 euro del vaccino, né i 6,16 euro per l’iniezione. Occorre solo prenotarsi, sempre da oggi, sul portale vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it.
«Il costo relativo viene sostenuto dal Servizio sanitario regionale, per cui il cittadino che vuole vaccinarsi può farlo in modo del tutto gratuito, d’ora innanzi, perché così ha stabilito Regione Lombardia - precisa Enrico Nolla, direttore del Servizio Farmaceutico dell’Ats della Montagna - e l’invito è a cogliere questa opportunità, sia per se stessi sia a protezione delle persone fragili o anziane con cui si convive e con le quali ci si relaziona abitualmente».
«L’influenza in arrivo è data di media intensità - precisa Nolla - tuttavia è in grado di costituire una complicanza non da poco per persone fragili e di creare disagio a chiunque. Per cui è giusto che si sappia della possibilità aperta a tutti di vaccinarsi ora a costo zero».
Non sono pochi intanto coloro che lo hanno già fatto, aderendo alla campagna antinfluenzale pubblica, partita quest’anno con largo anticipo sulla consueta tabella di marcia, cioè il 1° ottobre, mentre fino al 2019 si partiva non prima del 5 novembre.
«C’è ancora tempo, quindi, per vaccinarsi . Molte persone, anche a rischio, aderiranno alla campagna pubblica nei prossimi giorni, però - osserva Enrico Nolla - l’adesione è buona già ora, perché siamo a 33.542 somministrazioni di antinfluenzale dal 1° ottobre al 12 novembre nell’Ats della Montagna, delle quali 17.011 in provincia di Sondrio. Di queste, 11.684 sono state state effettuate dai 96 medici di medicina generale che hanno aderito alla campagna, sui 103 presenti, e dai cinque pediatri che, pure, hanno aderito, sui 16 attivi. Ancora, sono 2.145 le somministrazioni effettuate dai centri vaccinali di Asst Valtellina e 2.073 quelle fatte dalle 14 su 70 farmacie vaccinatrici, mentre 1.109 sono i vaccini somministrati nelle Rsa e Rsd».
Secondo il direttore Nolla ci sono ottime possibilità di raggiungere una percentuale di copertura vaccinale alta «che, dopo il Covid - osserva - si è anche alzata di almeno 1.300 unità. Al 12 novembre, su tutti i 90mila over 60 di Ats, ne avevamo vaccinati 27.055, il 30%. Siamo nella media regionale, ma credo che nei prossimi giorni aumenteremo ancora fino ad eguagliare quel 45% di copertura dello scorso anno, quando i vaccinati totali in Ats erano stati 59.621».
E c’è anche chi ha già terminato, come Antonino Gallucci, medico a Tresenda, Teglio e Villa di Tirano, coordinatore del suo distretto, e che su 1800 assistiti ne ha vaccinati 400. «C’è stata una grande adesione - assicura - e, da oggi (ieri, nda) iniziamo anche con l’anti Covid a Villa e a Teglio».
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