Una cena per i poveri a Sondrio
Regalo inatteso della benefattrice

Al Policampus una cinquantina di persone. La serata organizzata da due coniugi bresciani ma la finanziatrice, sondriese, è rimasta anonima.

Una cena con diverse portate e un menù contraddistinto dai sapori valtellinesi per una serata di quelle che fanno ancora sperare nella bontà dell’umanità. Gli oltre cinquanta commensali, infatti, non hanno speso nemmeno un euro martedì sera, al ristorante Eat Parade al Policampus. Tutto è stato offerto ai poveri della città da un’anonima benefattrice, che a causa di un infortunio sugli sci non ha potuto essere presente di persona per vedere i sorrisi regalati soprattutto (ma non solo) ai bambini delle diverse famiglie presenti.

I tavoli finemente apparecchiati, le bottiglie di vini locali pronte ad essere stappate, il menù con gli antipasti, due primi e due secondi, i formaggi e i dolci. Tutto è stato preparato come per una grande festa, perché l’idea della serata, già proposta con una formula simile a Brescia lo scorso anno, è nata come occasione gioiosa dall’ideatore, Antonello Crucitti, che con sua moglie Angela è coordinatore regionale dell’Associazione nazionale famiglie numerose. Undici figli, Crucitti ci ha raccontato di essere nato il giorno di Natale. «Non ho mai organizzato una festa che fosse solamente per il mio compleanno - ha aggiunto -. Ma l’anno scorso, al traguardo dei cinquant’anni, ho pensato a qualcosa di speciale e mi è venuta in mente quella frase della parabola proposta da Gesù al capitolo 22 del Vangelo di Matteo: “Andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Così, assieme a mia moglie, abbiamo investito la nostra “tredicesima” per festeggiare i miei cinquant’anni nel ristorante più bello di Brescia con un centinaio di poveri».

Crucitti ne è certo, lo ha detto con gli occhi che gli brillavano: «Quella è stata un’esperienza davvero emozionante, il regalo più bello della mia vita».

L’insolito e speciale evento dello scorso anno è giunto alle orecchie di una benefattrice, che ha proposto ai coniugi Antonello e Angela di riproporla. Dove? A Sondrio, dove due mesi fa è giunto alla guida della Prefettura Salvatore Pasquariello, amico di lunga data dei Crucitti dall’esperienza di vice prefetto a Brescia. Per l’organizzazione della serata è stato coinvolto l’arciprete, don Christian Bricola, che ha fatto da regista per coordinare realtà ed associazioni che si occupano di povertà. Anzitutto i Servizi sociali del Comune, il Centro di ascolto e di aiuto della Caritas, il Centro di aiuto alla vita e la Croce Rossa. «È un’iniziativa che va incontro all’esigenza di stare assieme - ha affermato il prefetto Pasquariello -, conoscersi e condividere momenti di serenità e letizia». E dopo l’iniziale stupore, il clima di gioia era percepibile quando pian piano i tavoli si sono riempiti, offrendo anche un’occasione di socialità.

«Sono stato piacevolmente sorpreso da questa proposta - ci ha confidato l’assessore ai Servizi sociali e vice sindaco, Lorenzo Grillo Della Berta -. In questo periodo storico caratterizzato dal materialismo, è bello vedere delle persone che spendono tempo e risorse economiche per donare un sorriso a qualcuno che nemmeno conoscono». Sì, perché Antonello e la moglie Angelo sono giunti in città martedì per la prima volta. «Abbiamo avuto la possibilità di visitarla e di vedere quanto è bella - hanno affermato -. Al di là del Prefetto e di don Christian non conosciamo nessuno, ma è bello e sorprendente invitare comunque a questa cena. Perché non è una questione di dare o di avere, ma dell’essere tutti sulla stessa barca dell’umanità perché figli dell’unico Dio».

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