
(Foto di gianatti)
Inaugurazione Nello stabile tra le vie Milano e Adua. È sede del Centro servizio volontariato e dei gruppi. Un Polo del Terzo settore realizzato da Pro Valtellina
Una casa, sorta di condominio orizzontale, in cui a fungere da pianerottolo, luogo di incontri, scambi e confronti per eccellenza, è la sala comune condivisa tra tutte le realtà, associazioni e cooperative, che abitano i 400 metri quadrati tra via Adua e viale Milano.
Una casa costruita, come ricorda chi l’ha progettata, l’ingegner Walter Fumasoni, sui sogni, le emozioni e la vita vera che vi pulsano.
È stata inaugurata ufficialmente ieri la nuova sede del Centro di servizio per il volontariato (Csv) e delle associazioni che hanno dovuto lasciare i locali nello stabile di proprietà del Bim. Una difficoltà da cui è nata un’opportunità: il volontariato è pronto a dare valore sociale e culturale ad un luogo che ospita al primo piano dello stesso stabile anche il mondo della cooperazione sociale con il consorzio Sol.Co. Sondrio andando così a creare una sorta di Polo del Terzo settore di Sondrio e provincia catalizzando intorno a questi spazi le relazioni, in atto già da alcuni anni, tra attori diversi e complementari del territorio.
«Gli spazi che ci sono stati donati da un benefattore non potevano trovare destinazione migliore – dice Marco Dell’Acqua, presidente della Fondazione Pro Valtellina -: la Casa delle Associazioni Pro Valtellina, nelle intenzioni nostre e del Comune di Sondrio che ha sostenuto il progetto, diventerà il luogo nel quale potranno svilupparsi collaborazioni e nuove iniziative. Le associazioni sono sostenute dall’impegno e dalla dedizione dei volontari che le animano, ma necessitano anche di spazi fisici per organizzarsi e per interagire con i cittadini. Come Pro Valtellina abbiamo colto questo bisogno e l’abbiamo soddisfatto. La nuova sede è stata allestita per garantire alle associazioni le migliori condizioni per svolgere le loro attività».
Un modo per ringraziare i volontari che operano in modo generoso e gratuito per la crescita della comunità e di questa provincia. «Abbiamo due risorse importanti - ha ricordato Dell’Acqua - il tempo e il denaro. Alla fine il denaro in qualche modo si recupera, mentre trovare qualcuno che dedica il suo tempo per accrescere il benessere degli altri è difficile».
Particolarmente soddisfatto il sindaco Marco Scaramellini: «Sono molto felice di vedere questa iniziativa così importante conclusa, o meglio, che inizia la sua fase operativa - ha detto -. Devo ringraziare Pro Valtellina e l’assessore Ivan Munarini che ha fatto un gran lavoro per mettere insieme questo puzzle. Il contributo che abbiamo garantito alle associazioni, in questa come in altre iniziative, rappresenta il sostegno dovuto a un settore che svolge un ruolo fondamentale per la nostra comunità. Confidiamo che questo nuovo spazio possa ampliare le sinergie e gli scambi tra i singoli organismi per far crescere ulteriormente l’attività dei volontari».
Un progetto strutturale, come l’ha definito lo stesso sindaco, che ambisce a fare scuola per altre esperienze di questo genere in cui l’autonomia gestionale dei singoli spazi si sposa con la condivisione.
«Questo luogo, oltre a risolvere le necessità logistiche di tante associazioni – ha aggiunto Filippo Viganò, presidente di Csv Monza Lecco Sondrio -, vuole essere uno spazio aperto alle realtà associative e ai singoli cittadini che intendono impegnarsi per dare ancora più impulso alla solidarietà della comunità sondriese e dell’intera provincia. La progettazione degli spazi e le loro attrezzature sono state pensate per rendere accessibili tutte le aree alle persone con disabilità con un’apertura alla comunità nel suo complesso e un’attenzione particolare alle sue componenti più fragili».
«Ci siamo posti l’obiettivo di facilitare lo scambio di conoscenze tra realtà diverse, l’interazione e la creazione di relazioni in grado di alimentare il senso di Comunità soprattutto dopo il lungo periodo della pandemia - ha concluso - Con questo spazio la comunità di Sondrio acquisisce un’economia sociale più forte».
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