Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 11 Marzo 2017
Ubriachi al volante, 79 casi in due mesi
I carabinieri pubblicano i dati di gennaio e febbraio. «Fenomeno in crescita in modo preoccupante». Rispetto allo scorso anno si parla di un incremento del 54% delle violazioni penali e del 3% di quelle amministrative.
Solo tra gennaio e febbraio i carabinieri in provincia di Sondrio hanno accertato complessivamente 79 violazioni dell’art.186 del codice della strada, ovvero per guida in stato di ebbrezza. Di queste, ben 64 sfoceranno in un processo penale, dal momento che il tasso alcolemico rilevato nel sangue degli automobilisti ha superato lo 0.8 g/litro. Solo 15, invece, i casi che si risolveranno con una sanzione amministrativa.
Dati di per sé preoccupanti, e ancor di più lo sono se raffrontati con quelli dello scorso anno. «Rispetto al 2016 - fa notare il comandante provinciale dei carabinieri Paolo Ferrarese- si registra un incremento percentuale del 54% delle violazioni di natura penale e del 3% delle violazioni di tipo amministrativo». Insomma, il fenomeno della guida in stato di ebbrezza sembra oggetto di una preoccupante recrudescenza.
E anche per questo vale la pena ricordare che la soglia stabilita dalla legge oltre la quale scattano le sanzioni di natura amministrativa è di 0,5 g/litro. Superato questo limite si procede all’immediato ritiro della patente di guida e alla sua sospensione per un periodo variabile da 3 a 6 mesi, periodo che viene stabilito dalla Prefettura di Sondrio in relazione alla gravità della condotta. In più è previsto il pagamento di una sanzione pecuniaria compresa tra 527 euro e 2108 euro. Se invece il tasso alcolemico supera lo 0,8 g/litro, allora la natura della sanzione muta da amministrativa a penale, la sospensione della patente va da un minimo di 6 mesi a un massimo di 1 anno e l’ammenda è compresa tra 800 e 3.200 euro.
I carabinieri in questo caso informano oltre alla Prefettura anche la Procura della Repubblica e alla sospensione della patente fa seguito l’instaurarsi di un procedimento penale per il reato di guida in stato di ebbrezza. Infine, se il tasso alcolemico registrato dall’etilometro supera 1,5 g/litro, qualora il conducente sia anche l’intestatario del mezzo, è previsto il sequestro del veicolo finalizzato alla confisca e in questo caso la sospensione della patente varia da un minimo di 1 anno a un massimo di 2 anni, e va a braccetto con un’ammenda da 1500 a 6000 euro e può essere inflitta anche la pena dell’arresto da 6 mesi a 1 anno.
Naturalmente il discorso si complica se durante la guida in stato di ebbrezza vengono commessi incidenti con feriti. La normativa è stata inasprita e oggi si parla addirittura di “omicidio stradale”. Serve dunque - oggi più che mai - un’intensa attività di prevenzione e le frequenti conferenze tenute dalle forze dell’ordine sono a dimostrare quanto chi indossa una divisa non tenga solo all’aspetto della repressione. Anzi.
«Purtroppo l’esito della nostra attività - afferma il colonnello Ferrarese- ha delineato un quadro non particolarmente confortante e svela un certo malvezzo da parte dei conducenti a porsi alla guida troppo spesso in condizioni che non lo consentirebbero. Per questo rivolgiamo a tutta la comunità un invito a porre la massima attenzione alla problematica che, in particolar modo, colpisce più spesso i giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni, ma che interessa, anche se in misura minore, tutte le altre fasce di età. In particolare si invitano i ragazzi che escono il venerdì e il sabato sera a fare propria la pratica, già molto diffusa nei paesi del Nord Europa, che tra gli amici delle varie comitive vede scegliere a turno un conducente che rinuncia ad assumere alcolici e che garantisce una guida sicura per il gruppo di amici».
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