Turismo in Valmalenco: «Presenze aumentate. Ma ora salto di qualità»

Primo bilancio. Analisi di Pinna, direttore del consorzio: «Ormai i clienti vanno quotidianamente conquistati. Servono investimenti e ristrutturazioni significative».

Anche se negli ultimi venti giorni non ci sono state nevicate, si può tranquillamente dire che quelle che stanno volgendo al termine sono state delle vacanze di Natale coi fiocchi. L’affluenza di turisti sulle piste dell’Alpe Palù è stata ottima; in termini di presenze turistiche, Chiesa, Caspoggio e Lanzada hanno fatto registrare il pienone; trovare una stanza d’albergo per trascorrere la settimana di Capodanno era come cercare il classico ago in un pagliaio: missione impossibile.

«Nelle prime giornate di questo periodo, le presenze complessive nella Valle del Mallero e anche nel resto del mandamento hanno superato quelle degli anni scorsi - ha commentato il direttore del Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco Roberto Pinna -; ci vorrà ancora qualche giorno per stilare un bilancio finale - lo faremo dopo l’Epifania - ma si può dire che c’è stato un incremento dovuto a diversi fattori, come ad esempio una disposizione dei giorni festivi sul calendario favorevole per tanti lavoratori e famiglie, con Natale e Capodanno che sono caduti a metà settimana. Siamo soddisfatti dell’inizio di questa stagione invernale - ha proseguito Pinna -. Grazie alle nevicate di fine novembre e dei primi di dicembre, la ski area è perfettamente innevata; è anche per questa ragione che tantissimi sciatori hanno scelto il nostro Mandamento per le festività natalizie e di Capodanno».

Secondo il direttore del Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco i numeri fatti registrare sono davvero interessanti e a fare la parte del leone sono stati i turisti italiani ma «non appena termineranno questi giorni di vacanza - spiega Pinna - scatteranno le settimane bianche, il che significa che in Valmalenco arriveranno tanti turisti stranieri». «I dati in nostro possesso confermano l’ottimo lavoro fatto sulla promozione turistica del comprensorio Mandamentale - afferma il direttore del consorzio -, per una clientela sempre più ‘mordi e fuggi’, con soggiorni brevi o addirittura legati ad arrivi giornalieri. I buoni risultati ottenuti dovranno comunque lasciare spazio a una riflessione sul futuro del turismo nel nostro territorio, sulle infrastrutture, sulla viabilità e sui parcheggi».

Se davvero si vuole fare il salto di qualità, soprattutto in vista dei Giochi olimpici del 2026, conclude Pinna, «dovremo avere ben presente che, in termini di ospitalità, a vincere saranno quelle località che sapranno investire o quanto meno compiere ristrutturazioni significative. Allo stesso modo occorrerà tenere conto delle richieste di maggiore qualità, libertà e flessibilità nei servizi ancillari, come il “Treno della neve” che sta facendo registrare un più dieci per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Oggigiorno il mercato è sempre meno fidelizzato e i clienti non solo vanno quotidianamente conquistati, ma dovranno anche essere sempre più supportati nella scelta delle loro vacanze».

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