
(Foto di archivio)
Casos al pronto soccorso di Sondrio
Viene fermato dai carabinieri e trovato con droga, da in escandescenza e, nonostante in ambulanza venga sedato, semina il panico anche in Pronto soccorso a Sondrio, aggredendo anche fisicamente infermiere e medici.
Nottata di follia, tra martedì e mercoledì, in Ps a Sondrio per un uomo (di cui non sono ancora state rese note le generalità) che ha terrorizzato personale e pazienti.
L’uomo in serata è stato fermato a Villa di Tirano dai carabinieri di Sondalo, che lo hanno trovato in possesso di droga. Ha resistito all’arresto, ha aggredito i due militari dell’Arma che lo avevano fermato e controllato, tanto che loro hanno avuto bisogno di assistenza medica e sono stati portati all’ospedale Morelli di Sondalo per le cure del caso. Nel frattempo, sul posto è intervenuta, a supporto dei colleghi, un’altra pattuglia dei carabinieri di Sondalo, che ha scortato l’ambulanza con a bordo l’arrestato. Era stato sedato in ambulanza, ma all’arrivo in Pronto soccorso, attorno alle 23.30, l’effetto della sedazione era probabilmente finito, e lui ha dato, di nuovo in escandescenza. Ha aggredito la dottoressa e l’infermiera che lo stavano assistendo, arrivando anche a scagliare contro di loro un estintore che, fortunatamente, non le ha colpite.
Poi è fuggito, uscendo dal Ps, ma ha poi tentato di rientrare. Nel frattempo il personale e le persone che si trovavano nella sala di attesa si erano barricati dentro, impedendo così all’uomo (definito dai presenti come un energumeno alto un metro e 90) di rientrare.
Si è, quindi, allontanato, e carabinieri e agenti della Polizia di Stato, presto intervenuti sul posto, si sono messi sulle sue tracce. E’ stato rintracciato poco dopo e riportato in Pronto soccorso, dove è stato nuovamente sedato ma anche contenuto per evitare che potesse causare nuovi problemi.
«Il problema della sicurezza in Pronto soccorso è prioritario - commenta il direttore, Raniero Spaterna -. Abbiamo personale non sempre prestante fisicamente, donne che pesano 50, 60 chili, e che non possono certo avere a che fare con energumeni di un metro e 90. E’ vero che è stato implementato il sistema di videosorveglianza, ma purtroppo non serve in casi come questo. E gli agenti della Polizia di Stato fanno ricognizioni, anche notturne, ma non esiste un presidio h24».
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