Troppi tamponi
sistema in tilt
Esiti in ritardo

Lunghe code Un guasto da lunedì sera a ieri alle 14

Sistemi informatici in tilt per Covid. Il temuto virus è riuscito ad “estenuare” anche le piattaforme digitali utilizzate per trasferire i dati relativi agli esiti di positività o meno ai test effettuati, mettendo in scacco tutto il flusso tamponi proveniente dalle farmacie e dai centri privati e diretto ai server di Regione Lombardia. Un guasto prodottosi intorno alle 18.30 di lunedì, quindi, a strutture in chiusura, e perdurato, però, fino alle 14 di ieri, per cui per tutta la mattina il servizio è stato reso “a mezzo”.

«Nel senso che i tamponi prenotati sono stati, materialmente, effettuati - precisa Luca Trapani, direttore di Federfarma Sondrio - solo che, poi, l’esito, non ha potuto essere trasmesso, subito, sulla piattaforma regionale, trasmissione che fa fede ai fini della conclusione del periodo di isolamento o di quarantena. Al singolo richiedente, il farmacista, ha consegnato una dichiarazione scritta in cui si dava conto del tampone effettuato e dell’esito relativo, ma, la registrazione sul flusso tamponi è stata possibile solo dalle 14 in avanti, per cui, si è creata una inevitabile coda ed un aggravio di lavoro in strutture, come le nostre farmacie, ormai al limite del collasso da settimane».

Scritti a mano

Si è trattato, infatti, nel pomeriggio di ieri, di procedere manualmente agli inserimenti dei dati di tutti i tamponi effettuati, affinché, poi, risultino nei data base e possano servire a “liberare” le persone dagli isolamenti in cui erano finiti in quanto positivi al Covid, o dalle quarantene dovute al fatto di essere stati contatti stretti di positivo. Con lo sblocco, quindi, del relativo Green pass.

Cui, ormai, tutti guardano con apprensione, perché non passa giorno senza che si venga a sapere di cittadini alle prese con un lasciapassare rosso e che di diventare verde, nonostante il tampone negativo, non ne voglia sapere.

E che, disperati, si rivolgono agli operatori dell’Ats della Montagna sottolineando di essere “ostaggi” di uno stallo di cui non si capisce l’origine e di cui, Ats, in queste ultime settimane si è fatta carico nella misura in cui la cosa le è possibile, perché il governo del Green pass è appannaggio esclusivo del Ministero della Salute.

Blocco straordinario

Tuttavia, un blocco straordinario del flusso dati si era prodotto nelle giornate di sabato e domenica 15 e 16 gennaio tale da impedire l’emissione del Green pass a parecchi valtellinesi e valchiavennaschi guariti fra lunedì 17 e martedì 18, cittadini che si sono rivolti all’Ats la quale, dopo una lunga serie di confronti con i gestori della piattaforma nazionale, andata in sofferenza per l’elevatissima quantità di dati da processare e memorizzare, tutti in una volta, è riuscita ad individuare i cittadini del proprio territorio ancora in attesa del certificato verde e, a breve, forse già oggi, la situazione dovrebbe normalizzarsi.

Al riguardo, da Ats, giunge il caldo invito ad accedere alla piattaforma ministeriale www.dgc.gov.it, in caso di mancato invio dell’sms che annuncia l’arrivo del Green pass, «perché spesso questo alert non giunge - evidenziano - semplicemente perché i numeri di cellulare non sono correttamente registrati al momento dell’esecuzione del tampone, però, il lasciapassare si genera ugualmente sul sito ministeriale».

Sempre da Ats giunge il richiamo a tutti i cittadini «ad essere rigorosi - dicono - nell’effettuare il tampone solo alla fine del previsto periodo di quarantena, perché il test negativo anticipato non genera il Green pass, così come non lo genera il tampone antigenico autosomministrato a casa».

In ogni caso, sul sito di Ats, a questo link, https://covid.ats-montagna.it/informativa_certificazione_verde_covid19, si può accedere per segnalare tutte le problematiche del caso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA