Treni, tre settimane allo stop. «E nemmeno un piano pronto»

Allarme trasporti Iannotti (Dem): «Situazione surreale, chissà che disagi» Pizzul e Ponti: «La Regione deve predisporre una cabina generale di regia»

Tre settimane e tutto tace. Il conto alla rovescia oggi segna 19 giorni, ma di cosa accadrà a chi vorrà o dovrà spostarsi in treno lungo la direttrice Colico Tirano non è dato sapere.

L’unica certezza resta quella dell’interruzione del servizio ferroviario dal 26 giugno al 9 settembre. Il resto continua a rimanere avvolto nel mistero. Con qualche ragionevole timore di ciò che sarà quando tutto il traffico merci e persone dalle rotaie si trasferirà su gomma.

E’ bastato un temporale

Non serve molta fantasia per immaginarlo: basta vedere cos’è successo domenica, con ripercussioni sulla viabilità anche ieri, per un temporale. Certo violento, ma pur sempre un temporale.

Fenomeni che durante l’estate sono piuttosto frequenti.

«Definirei surreale il fatto che a 20 giorni dalla data in cui si dovrebbe interrompere alla stazione di Colico la linea ferroviaria di collegamento tra Milano e Tirano – sostiene Michele Iannot ti, segretario provinciale del Pd - , assistiamo a un silenzio assoluto, disarmante davanti a un fatto che metterà ulteriormente in difficoltà chi dal nostro territorio deve raggiungere Milano per lavoro o studio (ci sono anche gli universitari) oltre che danneggiare ulteriormente il turismo. Ci sono 64 corse al giorno su quella tratta che dovranno essere rimpiazzate da numerose corse di bus sostitutivi, per non parlare dei Tir che trasporteranno merci. Nessuno mette in dubbio la necessità di effettuare i lavori, ma perché non ragionarci tutti insieme, per tempo, cercando di limitare il più possibile i disagi?»

«Dov’è Trenord, dove è la Regione Lombardia che dovrebbe assumere la regia di tutto questo coordinando enti e società interessate?».

Anche i colleghi dem nel consiglio lombardo, il capogruppo Fabio Pizzul e Gigi Ponti capo delegazione in Commissione trasporti, chiedono alla Regione di intervenire per limitare i disagi causati dall’interruzione della linea. Lo fanno attraverso un’interrogazione depositata ieri.

«La Regione - affermano i consiglieri dem - ha il compito di controllare le interruzioni delle linee di trasporto pubblico locale. E’ doveroso quindi che ora si adoperi per ridurre i disagi dei pendolari e dei tanti turisti che la utilizzano nella stagione estiva. Per questo innanzitutto deve chiedere a Rfi garanzia sui tempi dei lavori, previsti fino al 9 settembre, ma che potrebbero prolungarsi per la mancanza di materiale sul mercato».

Chiesta una cabina di regia

«Deve, inoltre, rendere noto il piano sostitutivo di bus di linea - proseguono - ed esplicitare con quali criteri è stato stilato, oltre a mettere in campo azioni di comunicazione capaci di arrivare a pendolari e turisti».

Pizzul e Ponti chiedono alla Regione di convocare una cabina di regia con Trenord, Rfi, Agenzia del Tpl, Società di trasporto su gomma, Provincia, Comuni, sindacati e associazioni di categoria per monitorare e programmare al meglio le azioni necessarie a limitare i disagi.

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