«Treni, che i disagi siano accettabili». L’appello di Scaramellini e Moretti

Lavori Riunito in Prefettura il Comitato per la sicurezza in vista dell’interruzione del servizio. Dal 26 giugno al 9 settembre ferrovia chiusa da Colico a Tirano e servizio dei bus sostitutivo

Mercoledì mattina il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato dal prefetto di Sondrio Roberto Bolognesi si è riunito per valutare gli effetti indiretti sulla sicurezza del territorio in vista dell’avvio dei lavori programmati da Rfi sulla linea Tirano-Colico, che comporteranno il blocco della circolazione dei treni, dal 26 giugno al 9 settembre, e l’istituzione di un servizio sostitutivo su gomma.

I timori

Un problema molto sentito, divampato improvvisamente due settimane fa - non senza polemiche sul mancato preavviso - e che è fonte di preoccupazione. Soprattutto sull’adeguatezza del servizio sostitutivo dei bus, per il quale Stps ha messo a disposizione 17 automezzi (più non si riescono a reperire) che nessuno sa se basteranno o meno. Alla riunione di ieri mattina hanno preso parte anche il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini e il presidente della Provincia Elio Moretti, che nel tardo pomeriggio di ieri hanno diffuso una nota alla stampa.

«Siamo grati al prefetto Bolognesi per aver riunito allo stesso tavolo rappresentanti di Rfi, Trenord, Anas, Forze dell’ordine e Areu, oltre a Provincia e Comune di Sondrio - affermano Scaramellini e Moretti - ci ha offerto l’opportunità di un’analisi approfondita e di un confronto aperto sulla situazione che si determinerà in Valtellina. L’avvio del coordinamento e l’accordo per un monitoraggio ci consentirà di intervenire in maniera tempestiva nel caso in cui si presentassero criticità».

«È inutile nascondersi che i disagi non mancheranno, sia per i residenti che per i turisti, - ammettono sindaco e presidente - perché aumenterà il traffico su una strada già congestionata ma, questa è stata la nostra richiesta, dovranno essere contenuti entro termini accettabili».

Quale sia il limite dell’ ”accettabilità” non è tuttavia di facile definizione. Se ne occuperà il Comitato stesso che, rendono noto Scaramellini e Moretti, «rimarrà sempre attivo per tutta la durata dei lavori come pure l’interlocuzione tra enti: come amministratori pubblici vigileremo affinché i lavori si svolgano secondo quanto programmato e il servizio sostitutivo con i pullman sia adeguato allo standard che i nostri cittadini si aspettano».

Prospettiva

Al di là dei disagi c’è comunque un fine assai positivo: «Ci conforta sapere che l’intervento programmato, che coinvolgerà i binari, le stazioni, i collegamenti elettrici e il sistema informatico, che richiede un ingente investimento, mai effettuato prima d’ora in provincia di Sondrio, ci restituirà una linea più moderna e meno soggetta a disguidi e disservizi che in questi anni hanno creato non pochi problemi ai cittadini» scrivono sindaco e presidente della provincia. «Chiedevamo da tempo investimenti sulla linea ferroviaria e finalmente sono stati programmati. Questi lavori porteranno grandi benefici al territorio, oggi e per gli anni a venire. Per quanto riguarda la stazione ferroviaria di Sondrio, Rfi ci ha comunicato che non sarà base di un cantiere ma sarà interessata da un intervento di adeguamento complessivo».

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