Tremila di corsa e 400 volontari. Wine Trail da record

L’evento Un successo la prima edizione post Covid. In gara atleti di 32 Paesi e tantissimi appassionati

C’è chi arriva al traguardo piangendo: l’emozione è troppo forte e la stanchezza si fa sentire, specie dopo 42 chilometri. Qualcuno, pur nella consapevolezza di non essere certo sul podio, con leggerezza e grande ironia ipotizza di essere tra i primi. Qualcun altro, arrivato in piazza Campello, sceglie di fare lo scatto finale con i propri figli accanto, anche piccolissimi, concludendo con l’immancabile selfie a imperitura memoria. E poi, come in tutte le gare di un certo livello, è d’obbligo la firma del pannello a pochi metri dal finish, al pari dei grandi corridori.

Intensità

Arrivati alla nona edizione della Valtellina Wine Trail sono queste, senza dubbio, scene di ordinaria amministrazione per una delle gare più amate del panorama alpino, non solo in Italia. Ma, a ben pensarci, si tratta invece di immagini di straordinaria intensità, che probabilmente solo chi affronta la competizione riesce a comprendere del tutto.

Un tripudio di podisti, provenienti da ben 32 Paesi differenti, ieri ha riempito ancora una volta piazza Garibaldi, sede del villaggio olimpico e punto di arrivo dei tre diversi tracciati: oltre tremila gli atleti al via tra Castione, partenza della Sassella Trail da 12 chilometri, Chiuro, da cui ha preso il via l’half trail, e Tirano, patria come al solito della gara regina da 42 km.

Dopo l’edizione 2020 annullata a causa del Covid e quella del 2021 ancora segnata dalle limitazioni imposte dalla pandemia, la Wine Trail è tornata quest’anno «più in forma che mai. E, in fondo, non potevamo chiedere di più: tutto è andato per il meglio, dal meteo che ci ha concesso una giornata senza pioggia agli atleti che, con il loro sorriso, al traguardo ci ripagano di tutte le fatiche fatte fino ad ora».

Soddisfazione

Per Simone Bertini, nuovo presidente del comitato organizzatore della competizione, si archivia senza dubbio un’edizione di grande successo. «Siamo riusciti, anche questa volta, a raggiungere il record di partecipanti. Una gratifica che ci dà la carica, anzi, la ricarica, per ripartire con ancora più entusiasmo in vista della prossima edizione». E non può essere altrimenti, visto che «la gara, nel 2023, spegnerà le prime dieci candeline».

Se non ci fosse stato il Covid, infatti, il decennale era previsto proprio per quest’anno. Ma, in fondo, si tratta soltanto di una formalità: è la buona riuscita dell’evento quel che conta davvero. E, a giudicare dai numeri e dalla soddisfazione dei partecipanti, così è stato. Per questo motivo, «doveroso è rivolgere un grazie dal profondo del cuore a tutti i nostri volontari: soltanto grazie alla loro collaborazione la macchina organizzativa riesce a funzionare sempre meglio, anno dopo anno».

Un esercito

Si parla, per questa edizione, di oltre quattrocento persone mobilitate su tutto il percorso e in piazza Garibaldi: una Valle intera, insomma, che ha preso a cuore l’iniziativa e ha dato il proprio contributo.

Dall’associazione tellina “Astel” che – senza sosta – ha “scarrellato” a mano da mattina a sera i pizzoccheri, agli studenti dell’istituto tecnico agrario “Piazzi”, provetti collaboratori e preziosi assistenti nel momento delle premiazioni, tanti sono i volti di chi ha vissuto un sabato particolarmente impegnativo. Anche se, alla fine, in questi contesti l’adrenalina ha sempre la meglio e il peso della stanchezza si avverte di meno.

Da menzionare, poi, il prezioso supporto dei diversi reparti di Protezione Civile, formidabili – come sempre – nella gestione di manifestazioni simili, e del locale gruppo Alpini. E, ancora, della Croce Rossa, in piazza con oltre quaranta volontari, a partire dalla presidente Giuliana Gualteroni. «Partecipiamo dal primo anno – ci ha raccontato – ed è per noi un onore essere qui: da sempre la Cri sostiene e promuove lo sport».

Non solo assistenza, tra l’altro. «Alcuni nostri volontari hanno partecipato alla gara, portando alto i colori della Croce Rossa», ha aggiunto Gualteroni. «Per un problema al ginocchio, questa volta non ho potuto correre. Ma punto a fare nel 2023 la 12 km».

Fondamentale, accanto alla disponibilità dei volontari, anche il supporto di sponsor privati e degli enti pubblici. «Da sempre – ha concluso Bertini, interpretando il pensiero dell’intero comitato organizzatore – hanno creduto in noi, nella bellezza della Valtellina Wine Trail, e senza il loro aiuto difficilmente riusciremmo a fare quello che facciamo».

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